23 Novembre 2020 - 16:07

Mkhitaryan come Kasparov: muove le pedine nel gioco giallorosso

Roma-Verona

Henrikh Mkhitaryan è il protagonista della Roma in questo inizio di stagione. Da gennaio, l’armeno si è caricato la squadra sulle spalle diventando insostituibile

L’ottavo turno della Serie A conferma che Milan, Sassuolo e Roma non sono solo le sorprese di questo inizio di stagione, ma solide realtà del nostro campionato. Sorprende la crescita costante dei giallorossi, trascinati dal giocatore più in forma del momento, Mkhitaryan.

Dopo un avvio di stagione stentato, l’armeno non si è più fermato, affermandosi come elemento chiave dello scacchiere di Fonseca. Già nella passata stagione l’attaccante si era dimostrato un giocatore Inn grado non solo di fare gol, ma anche di creare gioco e occasioni per i compagni.

Nelle sue prime 30 partite in Serie A, Mkhitaryan ha preso parte a 23 gol dei giallorossi, con 14 reti e nove assist. Numeri impressionanti per un giocatore che fino ad un anno e mezzo fa sembrava aver superato il proprio momento migliore. Fino a gennaio, l’armeno è stato condizionato dai soliti problemi fisici, ma una volta superati, ha dimostrato di essere ancora quel giocatore che incantava i tifosi del Borussia Dortmund.

Dall’inizio del nuovo anno, l’attaccante è stato il vero trascinatore dei giallorossi, diventando insostituibile. Grazie al cambio tattico operato da Fonseca già nella passata stagione, l’armeno si è trasformato da semplice attaccante esterno a vero e proprio regista offensivo.

E’ lui infatti che detta il gioco nella manovra offensiva giallorossa, colui che muove le pedine dello scacchiere giallorosso, proprio come il celebre scacchista Kasparov. D’altronde, quello del regista non è un ruolo, ma un compito, che per caratteristiche ed esperienza solo Mkhitaryan può svolgere nell’attacco della Roma.

Dopo averlo preso praticamente a parametro zero, la Roma è pronto a blindarlo, prolungandogli fino al 2022 il contratto in scadenza nella prossima stagione. Se dopo otto partite i giallorossi si trovano al 3° posto, a soli tre punti dalla vetta, i meriti sono soprattutto suoi.

Se poi a Mkhitaryan aggiungiamo altri giocatori di grande esperienza come Dzeko, Pedro e Smalling, e elementi giovani in rampa di lancio come Ibanez, Villar, Kumbulla e lo stesso Zaniolo, ecco che i giallorossi possono davvero diventare la mina vagante di questa stagione. E con un paio di innesti importanti a gennaio, e aspettando il rientro di Zaniolo, si potrà anche puntare a qualcosa in più di quel 4° posto, obiettivo fissato dalla società.