Molestie sessuali in un video
“Report it to stop it”. Arriva dall’Inghilterra il video che denuncia le molestie sessuali che spesso si subiscono utilizzando i mezzi di trasporto pubblico
[ads1]
La mano morta la conosciamo tutte. A molte donne, almeno una volta, è capitato di ricevere molestie. Mentre si è in fila al supermercato o si saltella in un concerto, mentre si aspetta il pullman o si sta in piedi in metropolitana, sui mezzi di trasporto pubblico, soprattutto nelle grandi città, lo spazio vivibile tra i passeggeri è molto ristretto, non sempre è possibile sedersi e il contatto con uomini e donne è assicurato.
“Forse non lo ha fatto di proposito”, “Gli sarà scivolata la mano”. Una delle reazioni più comuni alle molestie sui mezzi pubblici è la giustificazione dell’atto o il tentativo di ridurle ad un fatto da dimenticare. Ma qualcosa inevitabilmente rimane di quel gesto e rimuoverlo come ricordo non basta. Per questo motivo denunciare una molestia significa rendere chiaro in primis a noi stesse che quella carezza, quella pressione, quelle parole, non sono un malinteso, né il frutto di una svista: sono degli atti, volontari, che creano un danno e un turbamento alla nostra persona. Le molestie, di qualsiasi natura siano, lasciano una traccia sul nostro corpo, e una memoria nella nostra coscienza.
E forse alle più sfortunate è successo proprio quello che la protagonista del video «Report it, to stop it» vive, ovvero sentirsi in pericolo, turbate e scendere dalla metropolitana o dall’autobus senza aspettare la propria destinazione d’arrivo. Quante hanno pensato di chiamare la polizia per denunciare l’accaduto? E’ questa la domanda al centro della campagna «Report it, to stop it» promossa dalla Polizia dei Trasporti del Regno Unito. «È giusto segnalare qualsiasi tipo di violenza di natura sessuale, tra cui sfregamento, masturbazione, sguardi indiscreti, commenti sessuali, atti indecenti o foto scattate senza il vostro consenso» spiega il video.
Secondo recenti ricerche, a Londra una donna su 10 subisce molestie sui mezzi pubblici ma il 90% non denuncia per vergogna. «Nessun incidente è troppo piccolo o banale, ogni caso verrà trattato con rispetto e dignità» conclude il video.Denunciarla, per fermarla.
Il problema, naturalmente, non è solo del Regno Unito, queste cose si perpetuano all’ordine del giorno in tutte le città, che siano metropoli o cittadine di provincia, col tempo forse ci si è così abituati e vederle accadere nell’indifferenza generale o a subirle che nessuno ci fa caso, ma si dovrebbe, perché i molestatori, si spera, si fermeranno solo quando si vedranno scoperti e denunciati.
Denunciamo le molestie perché la nostra libertà non sia un compromesso ma venga rispettata.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
Giovanissimi contro il Savoia, l’epilogo dei successi di Turi
ARTICOLO SUCCESSIVO