7 Agosto 2020 - 09:40

Monte Bianco, rischio crollo ghiacciaio: evacuate 80 persone

Monte Bianco

Paura in prossimità del Monte Bianco. In Val Ferret evacuate 80 persone fra turisti e residenti. La minaccia è quella di un crollo improvviso del ghiacciaio Planpincieux

Attimi di panico in alta quota. Una parte del ghiacciaio Planpincieux, sul versante italiano del Monte Bianco, minaccia un possibile crollo. Ieri sera il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi ha firmato un’ordinanza, che prevede la chiusura della strada della Val Ferret.

Sono circa 80 le persone tra residenti e turisti che hanno lasciato la zona, fino a nuova disposizione. Sono invece circa una trentina, in gran parte seconde case, che potrebbero essere coinvolte dal distacco della porzione di ghiacciaio. La causa sarebbe l’eccessivo caldo.

Il sindaco Miserocchi ha parlato diintervento urgente e improrogabile dopo l’allerta avuta dagli esperti “sullo sviluppo repentino di una massa di ghiaccio di mezzo milione di metri cubi“. Per quanto riguarda le persone evacuate “al momento nessuno ha chiesto un supporto per una sistemazione alternativa di alloggio“.

Pericolo Monte Bianco nelle prossime 72 ore

La situazione critica, ha spiegato ancora il sindaco di Courmayeur, riguarda le prossime 72 ore. Il massiccio rialzo delle temperature costituisce per il distacco del ghiacciaio del Monte Bianco una concreta minaccia. Dopo il tempestivo intervento di evacuazione e messa in sicurezza della zona, ora l’obiettivo è tornare ad una situazione di normalità quanto prima.

Un ghiacciaio grande quanto il Duomo di Milano

La porzione del ghiacciaio Planpincieux, sul versante italiano del Monte Bianco, ha un volume pari a quello del Duomo di Milano. Un rapporto singolare quanto spaventoso, che in termini di estensione richiama ancora un’altra analogia. Quella con un campo da calcio con sopra 80 metri di neve. Secondo quanto riferito da Valerio Segor (assessorato regionale alle opere pubbliche) “questa massa di circa  500mila metri cubi può essere in grado di fare molta strada e notevoli danni“.

Per gli esperti tuttavia,nel giro di pochi giorni con la stabilizzazione delle temperature si potrebbe arrivare ad una soluzione della situazione di emergenza. Intanto sul Monte Bianco l’allerta resta alta e il livello di precauzione costante.