7 Aprile 2021 - 10:00

Morto Hans Kung: il teologo che contestò l’infallibilità del pontefice

lampedusa

Hans Kung è stato un teologo, presbitero e saggista svizzero; è noto internazionalmente soprattutto per le sue posizioni in campo teologico e morale

Il teologo svizzero Hans Kung è morto all’età di 93 anni nella sua casa di Tubinga, in Germania; la città nella cui università ha insegnato per decenni e dove aveva stabilito anche la sua fondazione, Weltethos, la quale ha dato l’annuncio della scomparsa. Oltre ad essersi dedicato allo studio della storia delle religioni, in particolare quelle abramitiche, Küng è noto internazionalmente soprattutto per le sue posizioni in campo teologico e morale, rifiutò il dogma dell’infallibilità papale. Sebbene nel 1979 fosse stato costretto a lasciare la facoltà cattolica, aveva continuato a lavorare come professore emerito di teologia ecumenica all’Università di Tubinga.

Biografia

Hans Küng è nato a Sursee il 19 marzo del 1928 è stato un teologo, presbitero e saggista svizzero. Dopo gli studi liceali compiuti a Lucerna, viene ammesso al Pontificium Collegium Germanicum et Hungaricum di Roma e studia filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. A soli 32 anni, nel 1960, viene nominato professore ordinario presso la Facoltà di Teologia cattolica all’Università di Tubinga in Germania, dove fonderà anche l’Istituto per la ricerca ecumenica.

Criticò il dogma dell’infallibilità papale, su cui nel 1975 venne richiamato dalla Congregazione per la dottrina della fede, che poi, in seguito all’inasprirsi dei toni della contestazione, il 18 dicembre 1979 gli revocò la “missio canonica”. Küng continuò comunque ad essere sacerdote e conservò la cattedra presso il suo Istituto a Tubinga, che fu però separato dalla facoltà cattolica.