22 Ottobre 2021 - 11:26

Movimento 5 Stelle: ecco la nuova segreteria di Conte

Conte, movimento 5 stelle

Movimento 5 Stelle: ecco la nuova segreteria di Conte. Dura autocritica dell’ex presidente del Consiglio sulle elezioni amministrative

Il nuovo Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte fa un altro passo. Il presidente M5S, davanti all’assemblea congiunta dei parlamentari, ha annunciato i cinque vicepresidenti che formeranno la sua segreteria:

  • Paola Taverna (vicepresidente vicaria)
  • Alessandra Todde
  • Mario Turco
  • Riccardo Ricciardi
  • Michele Gubitosa

Questo è un passo estremamente importante che permette, ovviamente, al Movimento di coalizzarsi in una fase estremamente delicata: prima dell’elezione del presidente della Repubblica e verso le prossime elezioni politiche.

Conte, a tal proposito, ha dichiarato:

“Non possiamo assolverci, dobbiamo incassare questa lezione e decidere ciò che vogliamo fare, ciò che vogliamo essere e ciò che non vogliamo essere”.

Ha poi rinnovato la fiducia al Partito democratico:

“Siamo disponibili a continuare il confronto col PD. Nessuno pensi che la nostra spinta innovatrice possa spegnersi o accomodarsi in una funzione ancillare o accessoria a chicchessia”.

E, a proposito del sostegno al governo Draghi, ha puntualizzato:

“Non è un assegno in bianco. Pretendiamo chiarezza su una rassicurazione fatta dal presidente del Consiglio in Consiglio dei ministri, che il cashback ripartirà nel 2022 dopo una sospensione e se qualcuno nei partiti di maggioranza vuole fermare l’innovazione e strizzare l’occhio agli evasori non avrà da noi il tappeto rosso”.

Ha successivamente rivolto anche un messaggio chiaro a chi, segretario dem Enrico Letta in testa, continua a proporre un nuovo Ulivo che vada dal Movimento 5 Stelle a Renzi e Calenda. Rivolgendosi proprio al leader di Azione ha affermato:

“Forse non ti sei accorto che nessuno di noi si è mai dichiarato disponibile ad averti come alleato[…]        Il Movimento 5 stelle non si alleerà mai con Azione di Carlo Calenda né con Italia Viva di Matteo Renzi“.

La squadra di vice

La vice vicaria, che prende il posto di Conte in caso di sua assenza, è la 52enne Paola Taverna: senatrice e vicepresidente di Palazzo Madama, esponente Movimento 5 Stelle della prima ora e molto vicina ai vertici, da Beppe Grillo a Giuseppe Conte.

Tra i nominati abbiamo anche:

-Mario Turco

-Alessandra Todde

Riccardo Ricciardi

Michele Gubitosa

L’ex reggente Vito Crimi sarà invece il nuovo responsabile dei dati personali del Movimento 5 Stelle.

La sincera autocritica di Conte

Conte, durante il suo discorso, dichiara:

No alla caccia ai singoli a cui addossare il marchio dei colpevoli. Serve una grande assunzione di responsabilità collettiva. In generale “io ci ho messo la faccia. I numeri sono testimonianze di sfiducia, segnali che non abbiamo avuto la capacità di dialogare […]Dobbiamo impegnarci con passione, partendo dai bisogni delle realtà territoriali”.

Poi ha aggiunto:

Non è il tempo delle lamentele del piangerci addosso, dobbiamo essere i primi a credere nella ripartenza del movimento. Noi siamo il Movimento, non abbiamo bisogno di scimmiottare i modi della vecchia politica, che vi da tanti anni l’avete combattute”.

Conte ha anche rivendicato di aver girato città per città, anche là dove il Movimento è andato molto male:

Prendo su di me onore e onori e sono orgoglioso di rappresentare questa comunità. Ma anche a voi, uno per uno, chiedo di avere spalle larghe e di sobbarcarvi il peso di questa ripartenza. Molti ci vogliono vedere divisi, hanno intrapreso una danza sperando nella nostra frammentazione o dissolvimento. A costoro dobbiamo rispondere con voce ferma: rimarrete delusi”.

Secondo Conte serve un ritorno alle origini:

Dobbiamo tornare sui territori, guardare negli occhi i cittadini, stabilire con loro un dialogo stretto, continuo, sincero. Questo moto deve riguardare tutti noi, possiamo e dobbiamo fare di più. Ognuno deve fare la sua parte, in modo da restituire al Movimento la sua originaria vocazione, quella brillantemente intuita da Beppe Grillo, poi corroborata dall’intervento di Gianroberto Casaleggio“.