Muore a 66anni Sandro Petrone: la Rai piange l’inviato del Tg2
La Rai piange Sandro Petrone, noto giornalista inviato del Tg2 morto a causa di un tumore ai polmoni. Il mondo del giornalismo lo ricorda con affetto
Triste notizia nel mondo del giornalismo: la Rai piange Sandro Petrone. Inviato negli scenari di guerra internazionali e attentissimo nella sua attività di croncaca, Petrone lascia i suoi affetti all’età di 66 anni.
A darne notizia è proprio la Rai che attraverso la propria pagina Twitter ne ha dato il triste annuncio:
Addio a #SandroPetrone, una vita trascorsa al #Tg2Rai prima come inviato nei teatri di guerra internazionali poi capo della redazione esteri. Era anche musicista. Aveva dedicato album alla sua malattia: #SoloFumo. Lo presentò a #Sanremo nel 2018.
Nell'edizione ore 13,00#15maggio pic.twitter.com/h3Vxod7Q4N— Tg2 (@tg2rai) May 15, 2020
Uno dei pochi giornalisti di altri tempi che continuava a militare nello scenario di cronaca e descrizione del reale legato all’attualità. Sandro Petrone ha rappresentato per anni una colonna portante del Tg2 della Rai.
Ha avuto l’opportunità, negli anni, di raccontare la caduta del muro di Berlino, dall’attentato a Papa Giovanni Paolo II alla guerra del Golfo, l’attentato alle Torri Gemelle e la Primavera araba in Tunisia e Libia.
Negli ultimi anni si era dedicato all’attività di docente presso l‘Università di Roma La Sapienza nella Facoltà di Scienze della Comunicazione. Scrittore di libri come “Il linguaggio delle news”, tra i suoi maggiori hobby vi era anche la musica e in particolar modo in blues.
Di recente era tornato alla musica, con il disco “Solo Fumo”. Lui stesso lo definiva come una raccolta di “nove quadri di vita”. “Sono un guerriero, non temo la morte”o ancora “Il guerriero non va per vincere o perdere, va per combattere.”, scriveva nell’introduzione ai testi, alcuni dei quali riportano la sua calligrafia.
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