26 Aprile 2018 - 12:28

Giorgio Napolitano, polizia postale apre indagine su insulti social

giorgio napolitano

Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha annunciato l’indagine sugli insulti a Napolitano, di ritorno da Bruxelles. Il deputato PD Anzaldi aveva scritto una lettera denunciando la violenza sul web

La polizia postale ha ufficialmente aperto il “caso Napolitano”. Le minacce di morte ed i pesanti insulti recapitati al presidente emerito della Repubblica sono stati presi di mira e i poliziotti si sono già attivati nei termini della legge.

Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha annunciato l’apertura ieri. Il comandante era di ritorno da Bruxelles. Gabrielli ha risposto al deputato del Partito Democratico Michele Anzaldi, che aveva chiesto l’attivazione delle indagini.

Il presidente emerito Giorgio Napolitano sta affrontando in queste ore una difficilissima condizione che riguarda la sua salute, sottoposto a un delicatissimo intervento al cuore. Purtroppo, l’imbarbarimento della nostra società fa registrare su social network e siti insulti e auspici di morte rivolti al presidente Napolitano. Siamo ben al di là di ogni più estesa interpretazione dell’inviolabile principio di libertà di espressione” ha dichiarato Anzaldi.

Commenti inumani che cadono tra l’altro in una giornata simbolo della nostra democrazia e che sono stati ripresi dagli organi di informazioni. Per il barbaro linguaggio usato andrebbero quanto meno rimossi. Purtroppo, invece, la rete appare una sorta di zone franca dove tutto appare lecito. Non è difficile immaginare che quella stesse affermazioni pronunciate avrebbero per la legge ben altra valenza e ben altre conseguenze” ha poi concluso.

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