Nasceva oggi Eduardo De Filippo, genio del teatro Novecentesco
In occasione dell’anniversario della sua nascita ricordiamo Eduardo De Filippo, un genio simbolo del teatro Novecentesco riconosciuto in tutto il mondo
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Nasceva il 24 maggio 1900 colui che sarebbe diventato uno dei più grandi artisti e intellettuali del Novecento, regista, sceneggiatore e scrittore di oltre 50 opere teatrali. Stiamo parlando di Eduardo De Filippo, che attraverso testi come Napoli Milionaria, Filumena Marturano e Questi fantasmi! è riuscito ad entrare nell’immaginario collettivo di intere generazioni ed elevare il teatro italiano e partenopeo a livello mondiale.
La nomina di senatore a vita, fortemente voluta dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, e una candidatura al Premio Nobel per la letteratura sono solo alcune delle onorificenze attraverso le quali si è cercato di riconoscere i meriti artistici e culturali del grande drammaturgo.
Volto scavato, sguardo malinconico e voce velata, indici di una vita tumultuosa che lo ha portato a conoscere così bene la sua Napoli da farla diventare la scenografia privilegiata delle sue opere.
Eduardo De Filippo nacque nel quartiere Chiaia da una relazione extra-coniugale tra l’attore e commediografo Eduardo Scarpetta e la sarta Luisa De Filippo. Non riconosciuto come figlio legittimo dal padre, insieme ai fratelli Peppino e Titina, Eduardo si avvicinò per la prima volta al teatro all’età di quattro anni (nella commedia La Geisha), per entrare stabilmente nella compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta dieci anni dopo. Ad arricchire fortemente la carriera dell’artista, la fondazione della compagnia “I De Filippo” insieme ai fratelli Peppino e Titina, il cui avvio fu segnato dalla commedia Natale in casa Cupiello, portata in scena il 25 dicembre 1931 al teatro Kursaal di Napoli.
A far chiacchierare furono anche le controversie della vita privata dell’artista. Tre matrimoni e l’eterna lite con il fratello Peppino in primis, ma anche i gravi lutti che egli subì nel corso della sua vita (la figlia Luisella, la moglie Thea Prandi e la sorella Titina, da sempre ‘ago della bilancia’ tra i due fratelli).
Una vita intensa colorata anche dal casuale incontro con Luigi Pirandello (che gli consentì di ampliare la sua visione dando vita ad un progetto di teatro nazionale e non più solo partenopeo) e dalla grande amicizia che lo legava al principe della risata, Totò.
A centosedici anni dalla sua nascita, Eduardo resta indimenticato, così come la sua capacità di creare drammi mascherati da commedie con sublime maestria, riproponendo costantemente temi come la pazzia (vera o presunta) e il tradimento.
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