7 Marzo 2022 - 11:41

Netflix, TikTok e Co…: anche i giganti voltano le spalle alla guerra di Putin

Non solo la risposta armata sul campo: la controffensiva all'invasione di Putin si muove anche su binari economici

putin

Intrattenimento, social network, banche e tanto altro: la risposta all’ingiustificato atto di invasione ucraina promosso da Putin ha visto una partecipazione massiccia da parte di settori diversi dell’economia mondiale. In Russia, infatti, non sarà più possibile usufruire della piattaforma streaming Netflix, il cui accesso è stato bloccato su tutto il territorio nazionale.

Allo stesso modo ha deciso di fare un passo indietro anche il social “cinese” TikTok che in un comunicato ha spiegato come la nuova legge russa sulle “fake news” mettesse a rischio l’incolumità dei propri dipendenti.

“Non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti nel nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge”, spiegano i vertici di TikTok ” questo social network è uno sbocco per la creatività e l’intrattenimento che può fornire una fonte di sollievo e connessione umana durante un periodo di guerra in cui le persone stanno affrontando un’immensa tragedia e grande isolamento. Tuttavia, la sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri utenti rimane la nostra massima priorità”.

Enormi limitazioni all’economia russa arrivano anche dallo stop di alcune banche e circuiti all’interno del Paese: American Express, infatti, si unisce a Visa, Mastercard e Paypal nel bloccare la funzionalità delle proprie carte in Russia.

Non solo la risposta militare ucraina, Putin è impegnato su un fronte potenzialmente letale come quello delle sanzioni e limitazioni economiche. Anche Danone ha fermato tutti i propri investimenti nel Paese russo, mentre si registrano stop per quanto riguarda piattaforme dedicate alla formazione come EdX e Coursera.