7 Marzo 2022 - 11:57

Miriam Galanti testimonial de “Il mio corpo è un tempio

Il Mio Corpo è un Tempio: sarà presentata domani, 8 Marzo 2022, presso la Camera dei Deputati, la nuova campagna di sensibilizzazione contro le disuguaglianze e gli stereotipi di genere

Il mio corpo è un tempio

Contro ogni tipo di stereotipo e disuguaglianza di genere ecco ‘Il mio corpo è un tempio‘, campagna nazionale di sensibilizzazione per una grande rinascita dell’immagine femminile. Verrà lanciata domani, martedì 8 marzo 2022 alle 15.30 alla Sala delle Conferenze della Camera dei deputati (Palazzo Theodoli Bianchelli – Piazza del Parlamento, 19).

Fra le testimonial di questa importante giornata, anche l’attrice Miriam Galanti, che assieme alla presidente de “La Stella di Daniele Onlus”, l’onorevole Alessia Rotta, presidente Commissione ambiente della Camera, onorevole Cecilia d’Elia, portavoce della conferenza delle donne democratiche, la giornalista Eleonora Daniele, la direttrice scientifica de ‘La stella di Daniele’ Antonella Elena Rossi, la psicopedagogista e sessuologa Rosa Perosi, il fotografo e regista Roberto Rocco avrà modo di proporre il progetto in una giornata simbolo per le donne.

In occasione della Festa della Donna, come riporta una nota stampa sul lancio dell’iniziativa, Laura Rossi, presidente de La Stella di Daniele Onlus, con la sua squadra speciale è accanto alle donne e insieme lanciano un messaggio per risvegliare il lato sacro del femminile.

<<La campagna di domani è “Il mio corpo è un tempio” ed io sono stata scelta come testimonial, come portavoce di questo messaggio così importante, così diretto e così fondamentale per noi donne ed anche per la società in cui viviamo, società che non dovrebbe mai dimenticare il valore di noi donne>>, afferma l’attrice Miriam Galanti a poche ore dall’iniziativa.

<<Viviamo in una società ancora troppo patriarcale – continua la Galanti – dei passi avanti sono stati fatti, ma non sono ancora abbastanza, bisogna continuare a far sentire la nostra voce. Non utilizzo il termine “lottare” o “combattere” perché in questi giorni riporta ad immagini troppo dolorose e vergognose, testimoniando ancora una volta che la “lotta” , la guerra, portano solo odio e dolore, mentre il confronto può portare ad una crescita e ad un miglioramento>>.

<<Ecco credo che noi donne dobbiamo continuare a perseguire il confronto, in ogni ambito e in diverse forme. Quello che vorrei trasmettere alle donne è che il dolore di ognuna di noi è ciò che ci rende uniche nel momento in cui lo trasformiamo in bellezza, in forza. Per me è stato proprio così, attraverso la recitazione ed i personaggi che ho abbracciato nella mia esperienza lavorativa, ho convertito la sofferenza che ho dentro in qualcosa di costruttivo ed ecco che, come spesso avviene, l’arte ha sublimato il dolore>>.

<<Credo che sia fondamentale avere la forza di non consentire ad emozioni deleterie di guidare le nostre azioni e la nostra esistenza rendendoci vittime di noi stesse – conclude l’attrice – ma in un qualche modo avere il coraggio e la perseveranza di “sfruttare” il male per trasformarlo in unicità attraverso i talenti che ognuno di noi possiede>>.