“Ho pensato che veniamo al mondo come piccole navicelle spaziali lanciate da una mano gigante e invisibile, ho pensato che proviamo di tutto, il bello e il brutto, ho pensato che ridiamo, piangiamo, vinciamo, falliamo, cantiamo e urliamo, ho pensato che corriamo così tanto da sentire i polmoni bruciarci nel petto. Ho pensato che in mezzo ad una tempesta o anche sotto una pioggia di bombe, il cuore è l’unico scudo e riparo che abbiamo. Ho pensato che per tutta la durata di questo grande viaggio che è la nostra vita cerchiamo sempre la mano di qualcuno e ho capito che è così perché… …NON ABBIAMO (altre) ARMI“‘
Il palco dell’Ariston che ha portato ad Ermal successo e fortuna si trasformerà in questa edizione in luogo di consacrazione. Non più una rivelazione, il talento di Ermal Meta è ormai noto a tutti e lo sanno bene i suoi lupi che non hanno mai smesso di correre al suo fianco per sostenerlo. Tutte le sue vittorie il cantante le ha dedicate a loro, ai quali continua ad augurare “del mondo ogni sua bellezza”. Non abbiamo armi ha già il sapore di un to be continued di Vietato Morire, un’aggiunta ad una lezione intrapresa e lasciata a metà, di cui Ermal si conferma essere maestro di non violenza e proliferatore di belle parole, di quelle pensate e ponderate, di quelle che fanno bene. Parole contro le quali nulla possono le armi e parole che talvolta fungono da armi. Tutte le parole di Ermal Meta, quelle di cui il panorama musicale italiano non può più fare a meno.La redazione di Zon.it offre un appuntamento quotidiano con la lotteria più giocata dagli italiani. I numeri vincenti saranno…
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