25 Marzo 2016 - 11:04

Non spegnete la luce!

Non spegnete la luce

Non spegnete la luce: non è un ordine, è un invito, perché nessuna Bruxelles, nessuna Parigi e nessuna Ankara, potranno impedirvi di vivere

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Non spegnete la luce. Aprite, anzi, spalancate le finestre quando vi svegliate la mattina, quando vi alzate dal letto
dopo aver scrollato di dosso un po’ degli incubi della notte. Spalancate le braccia e affacciatevi fuori senza timore, senza limitarvi ad uscire fuori dal balcone solo con la punta del naso. Nessuna pallottola volante e nessuna lama dal buio potranno infrangere la vostra sicurezza che segretamente ancora nutrite nei confronti del mondo.

non spegnete la luceSì, perché nessuna Bruxelles, nessuna Parigi e nessuna Ankara, potranno impedirvi di vivere.

Non spegnete la luce. Uscite di casa da soli a qualsiasi ora del giorno. Provate o riscoprite l’ebrezza di una solitaria passeggiata spensierata, senza girarvi intorno aspettandovi una strage o una rapina imminente o senza stringere al vostro stomaco la borsa o il portafogli vuoto. Riprendete in mano il vostro tempo che vi è stato brutalmente privato da una dieta ferrea di paura e timore.

Non esistono ladri che rubano a chi non ha più niente.

Non spegnete la luce. Scendete per strada e ricomprate il biglietto della metro. Ricordatevi dell’amore per il vostro pianeta che vi spinse a rinunciare allo smog per intraprendere quelle strade sotterranee che da secoli si evolvono sotto le suole delle nostre scarpe. Si, perché noi siamo nati insieme alle metropolitane, quegli intricati sentieri simili ad arterie che Pennac definiva “le biblioteche più grandi del mondo”, ma che ora sono più deserte di una pagina bianca.

Le metropolitane sono il cuore delle nostre città e noi pulsiamo all’interno di esse, non dimenticatelo.

Non spegnete la luce. Tornate a viaggiare come quando eravate giovani e insegnate ai vostri figli a viaggiare. Donne, soprattutto a voi è rivolto il mio messaggio: non fatevi condizionare da campagne pubblicitarie e notizie di cronaca petulanti, il mondo non è un mostro pronto a fagocitarvi, ma un’enorme strada da percorrere in bus, in aereo, a piedi o in autostop. Non smettete di viaggiare, di conoscere, di sperare, per combattere l’ignoranza del buio in cui inesorabilmente siamo trasportati.

Spegnete la luce solo quando andate a dormire, esausti, alla fine delle vostre giornate. Spegnete la luce dimostrando che potete dormire al buio e che  non temete gli incubi che lentamente ci stanno inculcando.

Non spegnete la luce della ragione, ma solo quella del sonno.

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