25 Febbraio 2021 - 10:53

Nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo. Restrizioni anche a Pasqua

irpef

Nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo, le restrizioni dureranno un mese. Speranza: “Non possiamo allentare le misure

L’incremento dei contagi rilevato negli ultimi giorni non rende possibile un allentamento delle misure restrittive, così l’esecutivo firmerà nelle prossime ore un nuovo Dpcm per regolamentare la situazione epidemiologia. Il decreto, il primo emanato da Mario Draghi, entrerà in vigore il 6 marzo e la sua efficacia si protrarrà fino al 6 aprile.

Il nuovo Dpcm dunque inasprirà le misure restrittive già presenti e regolamenterà anche il periodo delle vacanze pasquali. Altro obiettivo che il Governo Draghi perseguirà emanando il nuovo decreto sarà quello di portare a conclusione la prima fase della campagna vaccinale per poi mettere in sicurezza, il personale socio-sanitario, i cittadini con più di ottant’anni e le categorie fragili.

Come nel resto d’Europa anche l’Italia teme per una terza ondata di contagi, ad oggi la situazione è piuttosto preoccupante. “L’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici nell’ultimo rilevamento è a 0,99”– ha annunciato il ministro della Salute. “In crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che va oltre 1”. A preoccupare è anche la situazione delle strutture ospedaliere. “Abbiamo le terapie intensive in 5 regioni sopra la soglia critica del 30%, mediamente a livello nazionale sono occupate al 24%. Negli ultimi giorni si consolida l’aumento complessivo del numero delle persone ricoverate, ha aggiunto il ministro.

“Non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto alla pandemia”. Queste le parole che il Ministro Speranza ha usato alla Camera per presentare il nuovo Dpcm. “La bussola, per me, nella scrittura del prossimo DPCM, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, deve essere sempre il principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute. Non dobbiamo avere esitazioni: limitare la diffusione del contagio fino a quando, con la campagna di vaccinazione, non argineremo definitivamente il Covid e le sue varianti, è il presupposto indispensabile per tornare a far crescere in modo stabile e sostenibile il nostro Paese. La vittoria sanitaria è la prima e indispensabile mattonella per far ripartire davvero l’Italia: non ci può essere vera crescita, senza sicurezza sanitaria.