28 Ottobre 2022 - 15:25

Nuovo studio dimostra che le onde cerebrali viaggiano su doppia frequenza

I ricercatori hanno scoperto che le onde cerebrali possono essere ascoltate su una doppia frequenza: AM e FM

Doppia frequenza

Il mondo della scienza, finora, era a conoscenza di un’unica frequenza come modalità di ascolto delle onde cerebrali, quella AM (amplitude modulation), ma quest’unico canale di informazione non era abbastanza per captare l’intero linguaggio dei neuroni, come se parte di quello che i neuroni ci vogliono dire non venisse ascoltata. Ma, grazie ad un nuovo sorprendente studio, ora sappiamo che le onde cerebrali viaggiano su doppia frequenza, AM e FM (frequency modulation), proprio come funziona una radio e ora sarà più semplice ascoltare i neuroni.

Lo studio è stato condotto dai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con il CINAC di Madrid e L’Università di Trieste. Il team di studiosi ha registrato l’attività elettrica dei neuroni, attraverso elettrodi impiantati chirurgicamente nelle parti profonde del cervello, riuscendo così ad ascoltarli per la prima volta anche in frequenza FM. Tale tecnica è nota anche come stimolazione cerebrale profonda per la terapia della malattia di Parkinson. Questa nuova scoperta determina la nascita di un nuovo linguaggio delle cellule nervose nel cervello umano.

Le due modalità di informazione a doppia frequenza sono complementari tra loro, quindi i neuroni veicolano informazioni complementari: mentre AM è meno influenzata dalla distanza, quella FM è molto più precisa e meno suscettibile ad interferenze e al rumore elettrico, quindi risulta essere più informativa.

Il co-autore dello studio, Alberto Priori, afferma quanto questa nuova scoperta si rivelerà fondamentale per una comprensione più immediata delle alterazioni alla base dei disturbi del Parkinson, oltre che porre le basi per un approccio combinato AM e FM per la definizione degli stati cerebrali da tutti i segnali di popolazione di neuroni, come per esempio l’elettroencefalogramma. Questi nuovi studi mostrano il progresso scientifico degli ultimi anni, che porterà sempre a nuove interessanti scoperte sul corpo umano e sul suo funzionamento.