9 Febbraio 2018 - 17:46

Olimpiadi invernali 2018: cerimonia d’apertura in nome della pace

Olimpiadi invernali 2018 di PyeongChang

La cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali 2018 che è avvenuta oggi 9 febbraio ha avuto un comune denominatore: la pace e la riconciliazione

Oggi in occasione della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018 si è verificato quello che fino a 2 settimane fa sembrava impossibile. Gli atleti della corea del nord e del sud hanno chiuso la sfilata in un unico grande abbraccio.

La penisola che ha sfilato per ultima tra i 92 paesi partecipanti si è riunificata in occasione dei sedici giorni di gare di queste Olimpiadi sotto il segno della pace. Miracolosa la stretta di mano tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in e la sorella di Kim Jong-un, il dittatore di Pyongyang, Sud e Nord uniti dopo 65 anni di guerra.

Gli atleti nella penisola hanno sfilato tutti insieme, indistinguibili gli uni con gli altri, indossando un piumino bianco con scritto Korea sulla schiena e abbracciandosi.

Una delle hockeiste del nord invitate a integrare la squadra del Sud, Chung Gum Hwang ha retto la bandiera insieme al sudcoreano Yunjong Won: due alfieri per simboleggiare al meglio l’unione. Sorrisi e sguardi di intesa anche tra la moglie di Moon e la sorella di Kim.

E’ con questo momento magico che la Corea ha chiuso la sfilata iniziata invece dalla Grecia. Il tutto si è svolto nel freddo e oltre tremila atleti, timorosi di ammalarsi, hanno disertato all’evento. Si sono fatti notare gli squadroni di Germania, Norvegia, Finlandia, Svezia e Russia dove l’alfiere volontario, il tongano tongano Pita Tautatofua, ha sfilato a torso nudo.

La delegazione più numerosa per questa sfilata è stata invece quella americana composta da 242 atleti. Anche l’Italia si è fatta notare con Arianna Fontana come porta bandiere di sciatori (Innerhofer impegnato a fare foto col cellulare), biathleti e fondisti.

Momenti magici e non solo

Di questa cerimonia sono tanti i momenti suggestivi da ricordare come la grande Tigre Bianca, animale protettrice della corea e i sei quadri che hanno mostrato la concezione dell’esistenza nel paese asiatico. I 371 suonatori e danzatori, i tamburi, la cantante lirica e la boyband che impazza tra i teenager coreani. Inoltre il tripode che contiene la fiamma di Olimpia, che arderà fino al 25 febbraio, è stato acceso dalla campionessa di pattinaggio Kim Yu Na: quest’ultima ha ricevuto la torcia da due hockeiste, una del nord e una del sud. Ancora un altro contatto quindi tra nord e sud. Le due fazioni ancora non si parlano ma il cuore di tutti i coreani si è scaldato, nonostante il freddo pungente.

Grazie allo sport c’è stato dopo tanti anni finalmente un riavvicinamento ora tocca a Kim e Moon iniziare un dialogo così tanto atteso e sperato.

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