2 Febbraio 2018 - 13:19

Omega 3, l’ideale per aiutare il nostro intestino

omega 3

I benefici che gli acidi grassi Omega 3 possono portare all’organismo sono davvero numerosi: da oggi, a questa lista va ad aggiungersi anche l’intestino

Secondo la ricerca effettuata dalla Nottingham University e dal London King’s College, pare che gli Omega 3 sappiano come risollevare lo stato di salute della flora batterica intestinale.

Non si tratterebbe di una novità poi così clamorosa: negli ultimi anni, sono stati centinaia gli studi scientifici che hanno sottolineato tutto il potenziale benefico degli Omega 3, a più livelli. Il fatto che possano intervenire anche per evitare lo stress portato dall’ossidazione all’intestino, dunque, non appare poi così improbabile.

Omega 3: come assumerlo e quali cibi lo contengono?

Gli acidi Omega 3 possiedono un unico difetto: non possono essere sintetizzati dall’organismo umano, il che significa che vanno necessariamente introdotti al suo interno. Questo può essere fatto seguendo due strade, le quali non si escludono a vicenda ma convivono sullo stesso “binario”: l’alimentazione e l’assunzione di integratori.

Partiamo dunque dai cibi contenenti Omega 3: quali sono? Le fonti primarie di questi acidi grassi sono i pesci azzurri come il salmone e il gambero, i granchi, la frutta secca come le noci e le alghe. Queste ultime raffigurano anche la motivazione per la quale ne sono ricchi i pesci azzurri, dato che rappresentano la loro fonte di cibo principale.

Anche gli spinaci e il cavolfiore contengono buoni livelli di Omega 3, così come le uova, i semi di lino e di chia, e l’olio di canola. Questi acidi possono essere assunti anche attraverso gli integratori alimentari: su portali come glucosamine.com, per esempio, si può anche acquistare l’Omega 3 in capsule, molto comodo per chi non mangia pesce. Inoltre, i suddetti prodotti sono anche un modo intelligente per integrare maggiori quantità di Omega 3 nella propria dieta.

L’Omega 3 fa bene all’intestino: ecco la ricerca

L’Omega 3 fa bene alla flora batterica che si trova all’interno dell’intestino: parole e musica della ricerca condotta dal King’s College di Londra e dalla Nottingham University, pubblicata sulle pagine della nota rivista Scientific Reports.

Il motivo alla base di ciò sarebbe da ricercare nelle potenzialità anti-ossidanti dell’Omega 3: un acido grasso che interverrebbe per salvaguardare il macrobioma dell’intestino. Ciò comporterebbe anche altri vantaggi, sempre legati alle funzionalità intestinali: grazie all’Omega 3, sarebbe infatti possibile combattere il morbo di Chron e fastidi come le coliti.

Il merito di tutto questo deriverebbe dall’azione positiva di un particolare composto, ovvero l’NCG. Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori hanno sottoposto ben 876 donne ai test di rito, dopo un periodo di monitoraggio in merito alle quantità di Omega 3 assunte.

Dai risultati è appunto emerso tutto il potenziale positivo che i suddetti acidi grassi porterebbero all’intestino, e alle problematiche ad esso correlate.

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