OnePlus 3, nuovo arrivato!
OnePlus? Cinese, ma di classe. Cinese, ma europeo. Cinese, ma premium
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Ormai OnePlus ha saputo conquistare una nutrita fetta di utenti Android, l’ha fatto con prodotti particolari e con politiche di commercializzazione piuttosto singolari, ma pian piano s’è ritagliata una fetta di mercato piuttosto considerevole.
Dopo il OnePlus One, nato come progetto alternativo al più noto Find 7 di Oppo, sono arrivati sul mercato il OnePlus 2 e il OnePlus X: il primo come evoluzione del primo terminale prodotto dall’azienda, con sensore di impronte digitali e alcune migliorie notevoli, il secondo, invece, giunto come aggiornamento – soprattutto di design e dimensione del display – del primo OnePlus.
L’arrivo di OnePlus 3 è stato poco rumoroso, ma il prodotto si dimostra essere davvero interessante: materiali premium, design curato, anche se ispirato ad altri terminali già in commercio, prestazioni notevoli e un motore sotto la scocca che lascia di stucco.
Il nuovo telefono di OnePlus si rifà il look, prende ispirazione da HTC, ma declina la propria estetica con singolarità.
Forme lineari, leggere curvature, metallo e vetro. Premium, nell’estetica e al tatto, insomma. Scocca posteriore in alluminio, logo in evidenza, fotocamera sporgente, fascette in policarbonato per consentire maggiore ricezione, frontale in vetro – antigraffio, GorillaGlass 4 – e tasto con lettore d’impronte digitali in ceramica.
Finiture particolarmente interessanti, attenzione ai dettagli e qualità dei materiali sono la regola base che muove il OnePlus 3. Ma sotto la scocca ruggisce un leone.
Display AmoLED con diagonale 5.5 pollici, risoluzione FullHD, e meno di 160 gr. di peso. Processore top, Snapdragon 820, quadcore, affiancato e supportato da 6Gb di RAM. 64Gb di spazio per l’archiviazione dati, connettività avanzata: USB Type-C, WiFi, LTE, NFC, Bluetooth, GPS, GLONASS, BelDou.
Dual Sim, dotato ancora – a differenza di altri prodotti in arrivo sul mercato – di jack 3,5 per cuffie, si fa forte con la sua batteria da 3.000 mAh, con ricarica rapida (Dash Charge).
Batte il cuore di Oxygen OS, sviluppato su base Android.
Durata della batteria aumentata, grazie alle impostazioni personalizzabili del sistema operativo, ma anche una gran quantità di gestures a display spento. Personalizzazioni estetiche del laucher, regolazioni del colore, delle prestazioni, gestione profonda della varianti cromatiche del sistema in generale, notifiche LED, Ambient Display, il tutto basato su Android Marshmallow.
Comparto fotografico interessante, in linea con la concorrenza. Sensore Sony, da 16mpx, apertura massima a f/2, risoluzione video fino al 4K a 30fps, possibilità di scattare e produrre file RAW.
Funzionalità avanzate, ovviamente, per HDR e controlli manuali di scatto.
Prezzo d’arrivo sul mercato, senza dover attendere inviti all’acquisto – finalmente! -, di 399€, con cambio 1 a 1 €/$.
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