25 Ottobre 2017 - 19:48

Auguri a Orso Maria Guerrini: il baffo più famoso della televisione italiana compie oggi 74 anni

orso maria guerrini

L’attore fiorentino Orso Maria Guerrini, famoso ai più per aver interpretato l’uomo baffuto della Birra Moretti, compie oggi 74 anni

25 Ottobre 1943: data di nascita di Orso Maria Guerrini, attore versatile e competente che, però, ha trovato la fama grazie ad un personaggio pubblicitario. Dal 2001 al 2016 è stato, infatti, testimonial della Birra Moretti e nell’immaginario collettivo i suoi baffi lunghi restano indelebili. Non è la prima volta che un attore diventa celebre per una pubblicità, ma nel caso di Orso Maria Guerrini il fenomeno è quasi paradossale, avendo avuto una carriera da attore non di poco conto.

Orso Maria Guerrini raffigurato sulla famosa birra italiana

Egli, infatti, ha collaborato con alcuni dei più grandi registi italiani nel periodo del cinema di genere. Da ricordare, fra gli altri, i suoi ruoli ne Il conformista di Bernardo Bertolucci; nel poliziesco Roma a mano armata di Umberto Lenzi e in Keoma al fianco di Franco Nero per la regia del maestro Enzo Castellari.

L’ultima apparizione cinematografica è avvenuta in tempi recenti, con la partecipazione nel 2017 alla commedia Il crimine non va in pensione, per la regia di Fabio Fulco.

Non solo cinema, però, per l’attore fiorentino, il quale è divenuto noto anche in televisione con numerose partecipazioni a serie TV e fiction varie (la più recente apparizione sul piccolo schermo risale al 2014 nella miniserie Rodolfo Valentino – La leggenda). Oltre ad aver interpretato si è distinto anche per le sue qualità da doppiatore, dimostrando sempre grande versatilità nel mondo dello spettacolo.

Insomma, un signor attore, con una filmografia che vanta oltre 40 lungometraggi, alcuni dei quali girati in un momento d’oro del cinema italiano (anni 70′), nonostante lo scarso budget delle produzioni. Un interprete che, probabilmente, avrebbe meritato maggior visibilità al grande pubblico, recitando in pellicole che restano di nicchia, ma che preservano parte del tesoro culturale e artistico italiano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *