22 Febbraio 2019 - 12:02

Paolo Kessisoglu e 25 artisti: per Genova “C’è da Fare”

Paolo Kessisoglu

Paolo Kessisoglu, del duo comico Luca & Paolo, ha chiamato a raccolta 25 artisti italiani: il risultato è la canzone “C’è da fare”. Proventi destinati alla riqualificazione della Valpolcevera

Paolo Kessisoglu ha scritto “C’è da fare” di getto: “Mi trovavo a San Francisco, a poche ore dal crollo del Ponte Morandi di Genova. Ho trovato un pianoforte e l’ho scritta”, ha raccontato alla stampa l’altra metà del duo comico Luca e Paolo.

Al progetto hanno aderito 25 artisti: Arisa, Annalisa, Boosta, Fiorella Mannoia, Morandi, Gino Paoli, Giorgia, Giuliano Sangiorgi, Ivano Fossati, Izi, J-Ax, Joan Thiele, Lo Stato Sociale, Luca Carboni, Malika Ayane, Mario Biondi, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Max Gazzè, Nek, Nina Zilli, Nitro, Raphael Gualazzi, Ron e Simona Molinari.

Paolo Kessisoglu ha deciso di destinare i proventi della canzone (da oggi in vendita sugli store e in streaming) all’Associazione Occupy Albaro, che si occuperà di un progetto per la riqualificazione territoriale e la migliore viabilità della Valpolcevera, in accordo con la Regione Liguria e il Comune di Genova.

Testo e audio: C’è da fare- Paolo Kessisoglu & Friends

Di seguito il testo di “C’è da fare” (qui l’audio)

Genova città da capire
Genova aria da bere
Genova nuvole e sale e vento a imperversare
Genova da perder la via solo vicoli e nicchie
Che alla fine dei giovi ci si stappa le orecchi
Quando finite le curve
Finalmente si schiaccia il pedale
Con il buio negli occhi all’improvviso c’è il mare
E una luce che esplode non la riesci a guardare
Poi ti affacci sul porto dalla sopraelevata

Elevata di poco che sfrega i palazzi
Qui si guida un po’ storti perché si guarda il mare
È come far geometria senti [?] il mondiale

Genova è grigia non ti sorride
È lontana è interrotta è il Bisagno
È troppo corta la pista è un rumore continuo
A noi piace così lo chiamiamo mugugno

E allora vieni qui
Togliti quel muso e fatti abbracciare
Sto vento freddo che soffia ti voglio scaldare
Sei sempre la stessa ma se stavi male
Me lo potevi dire
Me lo potevi dire
Ma adesso basta parlare c’è da fare

E chi vive vicino al porto sa di non credere mai
Le promesse dei politici a quelle dei marinai
Che più di chi mette un like serve chi mette la faccia
Che non esistono stranieri solo gente che viaggia

Sei respiro di onde marea di commerci
sei natura che bussa dai caruggi del centro
sei l’insegna dei posti che a distanza ritrovi
sei città che non cambia come i veri orgogliosi
c’è una cosa che mi manca
come l’aria come il cielo in una stanza
e allora vorrei fermare chi urla chi viaggia
per sentire solamente il rumore del mare

 

E allora vieni qui
Togliti quel muso e fatti abbracciare
Sto vento freddo che soffia ti voglio scaldare
Sei sempre la stessa ma se stavi male
Me lo potevi dire
Me lo potevi dire
Ma adesso basta parlare c’è da fare
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare

Però poi ti accorgi degli sbagli quando è tardi
E per scusarti e per rimarginarsi i tagli
Gente di mare e d’onore che le da valore
È ora di fare non di pensare a chi ha ragione

C’è da fare
C’è da fare qui
C’è da fare

[?] col vento con le risacche
giallo come casacche
vicolo dopo vicolo dicono sei ignorante
scusa ma fai il politico vuoi fare il cantante

C’è da fare
C’è da fare qui
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare
C’è da fare qui
C’è da fare
C’è da fare