19 Marzo 2018 - 12:02

PD, l’analisi della situazione di Walter Veltroni

Walter Veltroni

L’ex segretario e fondatore del Partito Democratico Walter Veltroni si lascia andare a delle considerazioni a tutto tondo, dallo stato della sinistra al ruolo del PD nella prossima legislatura

E’ stato Pd per un breve periodo“, poi ha “divorato i propri figli“. Questa la lettura dell’attuale situazione del Partito Democratico fornita da Walter Veltroni, primissimo segretario dem dopo le primarie del 2007 e fondatore del partito. Veltroni rimprovera quindi al PD di aver esaurito subito la carica innovativa portata nel centrosinistra e nel Paese dopo la sua nascita. Sebbene non citi mai espressamente Renzi, sembra aggiungersi a coloro che rimproverano al PD (a torto o ragione) di essersi orientato troppo sulle scadenze elettorali. Veltroni afferma infatti che il PD deve uscire dal “presentismo” e “stare dove c’è il disagio“. Si rifiuta di identificare in Renzi il paradigma di questa dinamica, o di addossargli tutte le colpe, ma afferma che la sconfitta “non nasce per caso“.

Per quanto riguarda poi le ipotesi di governo, Veltroni sostiene che il Pd dovrebbe dialogare sul governo con il M5S, “con la regia del capo dello Stato, a certe condizioni programmatiche“. Si associa dunque alla linea di Emiliano, che infatti rilancia la proposta e commenta che “fa piacere lottare con lui“. In realtà, la linea governista all’interno del Partito Democratico è molto esigua, e forse presente più nei titoli di giornali che nel dibattito del partito: tranne la componente di Emiliano, tutte le diverse corrente, da Renzi a Orlando passano per SinistraDem di Cuperlo, sono concordi nel non andare al governo con i Cinque Stelle né nel sostenere esternamente un loro governo di minoranza.

A Veltroni rispondono infatti subito diversi renziani, tra cui Michele Anzaldi, che sostiene come un governo coi cinque stelle sarebbe un tradimento del mandato elettorale ricevuto dal PD, che consisterebbe in una netta opposizione e differenziazione da Lega e Cinque Stelle.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *