3 Aprile 2021 - 00:46

Pensioni: cosa cambia con il Governo Draghi?

Pensioni

Il sistema previdenziale potrebbe subire uno scossone anche a causa della crisi pandemica e delle novità del Governo Draghi

Le pensioni rappresentano una delle incertezze del prossimo futuro. La misura di Quota 100 è entrata in vigore nel 2019 solo per un triennio sperimentale che termina il 31 dicembre 2021. Questo tipo di pensione anticipata sicuramente non sarà rinnovata, ma come cambieranno le pensioni con il nuovo Governo Draghi?

Il possibile futuro del sistema previdenziale

Un sistema previdenziale più semplice e con eguaglianza tra uomini e donne è ciò che propone di portare avanti il nuovo Governo. Le lavoratrici sono tutelate con la possibilità di accedere 8/9 anni prima al pensionamento ma l’opzione donna è calcolata con il sistema contributivo puro. Questa misura può comportare una diminuzione dell’assegno pensionistico del 25-30% in base all’ultimo assegno percepito. Al momento il Governo è impegnato con altre priorità, ma a breve dovrebbero iniziare le consultazioni tra sindacati e Governo per trovare la giusta strada per una riforma sostanziale del sistema.

La Lega ha presentato la sua proposta sulle pensioni che ha scatenato il malcontento dei lavoratori. In particolare, la proposta prevede di abbandonare la pensione anticipata Quota 100 e sostituirla con una Quota 102 (64 anni di età e 38 anni di contributi). Questa nuova forma pensionistica è destinata solo ai lavoratori che svolgono mansioni faticose e pesanti. Inoltre, è calcolata con il sistema contributivo. Poi, la proposta, abolisce tutte le misure in proroga annualmente e trasforma la Quota 41 per tutti, e sono sufficienti solo 41 anni di contributi. Ma il calcolo dell’assegno è effettuato con il sistema contributivo.