19 Novembre 2019 - 13:48

Pensioni: ecco tutte le novità previste per il 2020

pensioni quota 41 quota 102 quota 100

L’età per le pensioni di vecchiaia resterà a 67 anni. Ci vorranno, invece, 42 anni e 10 mesi per l’anticipo. C’è il rischio chiusura per l’Ape Sociale

Un mercoledì che potrebbe cambiare tutto. Il 1 Gennaio prossimo, infatti, le pensioni messe in pagamento dall’INPS saranno rivalutate a un tasso dell’1,1%, in linea con l’indice di variazione dei prezzi 2019 confermato dall’ISTAT. Per l’anno successivo la prima indicazione è un tasso dello 0,4%, tutto da confermare in sede di conguaglio. Ma la rivalutazione delle pensioni, prevista dal decreto ministeriale in arrivo sulla Gazzetta Ufficiale, non rappresenta la sola novità dell’anno per il pianeta pensionistico. Ce ne sono infatti altre che potrebbero rivoluzionare il sistema.

Un’altra nuova misura, infatti, sarà quella costituita dal limite invariato per i 67 anni di età per il pensionamento per la vecchiaia. Sicuramente questa è una notizia lieta, in quanto sarà confermata anche per il 2020. Potranno utilizzare questo canale di uscita dal mercato del lavoro i nati del 1953, e nel 2021, per i nati del 1954. Per ora sono stati confermati anche l’Ape Sociale e l’Opzione Donna, mentre se non arriveranno correttivi dell’ultim’ora al decreto riguardante il bilancio, si avvia alla rottamazione l’Ape volontario e aziendale.

Nell’attesa, la Manovra conferma per altri 12 mesi l’Ape sociale e Opzione donna. Potranno andare in pensione le lavoratrici che entro la fine di quest’anno avranno raggiunto i 35 anni di contributi e i 58 di età (59 se lavoratrici autonome). La loro buonuscita verrà calcolata con il criterio contributivo. Confermata per il secondo anno, invece, Quota 100.

Per anticipare rispetto all’età di vecchiaia, resta infine valido il requisito di 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi per le donne) oltre a tre mesi di finestra mobile, fino al 31 Dicembre 2026.