Pfas acque lombarde: elevata quantità
Elevata quantità di sostanze Pfas nelle acque lombarde. In Europa gli altri paesi iniziano ad introdurre leggi più severe
Una quantità di Pfas elevata nelle acque potabili lombarde è stata rilevata dalla sicurezza alimentare secondo quanto descritto negli elaborati Efsa 2020. In Italia questi 4 parametri da monitorare quali Pfoa, Pfos, Pfna e Pfhxs. L’Italia invece è stata il più grande luogo di inquinamento da queste sostanze perchè non sono nemmeno contemplate tra i parametri da monitorare nelle acque destinate al consumo umano.
Molti paesi invece hanno introdotto un limite di sicurezza per la salute umana con dei valori prossimi allo 0 per quanto riguarda la presenza di queste sostanze nell’acqua. In Europa Germania, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca e Norvegia hanno chiesto di vietarne uso e produzione, così come è successo negli Stati Uniti dove Biden ha dato maggior peso alla questione.
La Danimarca ha introdotto un limite per la somma di quattro sostanze Pfas (Pfoa, Pfos, Pfna e Pfhxs) pari a 2 nanogrammi per litro. Negli Stati Uniti, invece, l’Agenzia americana (Epa) ha proposto un valore limite di 4 nanogrammi per litro, sia per il Pfoa che per il Pfos. Nei prossimi anni infatti come riferito da Greenpeace, la direttiva 2184 entrerà in vigore e questa prevederà un valore complessivo massimo di 24 Pfas, cioè di 100 nanogrammi al litro.
Dopo aver analizzato i campioni è risultato che l’acqua della Lombardia non è da considerarsi potabile secondo i nuovi parametri proposti negli Stati Uniti (il 13,1%) o quelli vigenti in Danimarca (il 13,4%). Le analisi dimostrano che 75 campioni lombardi hanno superato i limiti proposti dalla Commissione Europea.
ARTICOLO PRECEDENTE
Estrazione Million Day venerdì 19 maggio 2023: i numeri vincenti
ARTICOLO SUCCESSIVO