29 Ottobre 2019 - 17:55

Perché conoscere Pif è importante per comprendere gli youtuber

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Come Pif ha portato in Italia l’archetipo di youtuber e perché conoscerlo meglio è importante per capire il mondo di YouTube

Pif è un conduttore televisivo, autore televisivo, sceneggiatore, regista, scrittore, attore, palermitano D.O.C. e amante dei dolci siciliani con la ricotta. Classe ’72, la sua fama è esplosa dapprima con Le Iene, poi (soprattutto) con Il testimone – realizzato per MTV nel 2007 -, programma tra i più innovativi del panorama televisivo contemporaneo.

All’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, Pif ha portato in Italia il format del “vlog” (video-blog) ed è, perciò, il caposcuola del ruolo di youtuber. Con Il testimone, per una sua scelta autoriale decise di portare con sé una telecamera ed un computer, nient’altro. Afferma, infatti: “Ho scelto una telecamerina da matrimonio perché mette tutti sullo stesso livello: se intervisto George Clooney con una troupe, le luci e una telecamerona resta George Clooney, ma se lo faccio con la telecamera del matrimonio di mio cugino torna ad essere un comune mortale“.

Uno stile mai visto prima, per niente televisivo, che ha spianato la strada a tutti i creators che su YouTube portano contenuti tramite vlog. Il vlog è, in sintesi, un video girato dal protagonista stesso che interloquisce con il suo pubblico parlando in camera, solitamente camminando (o comunque facendo altro). Ne Il testimone, per esempio, Pif intervista persone (popolari e non), camminando, chiacchierando con l’intervistato, mangiando, ecc.. Uno stile che si addice perfettamente a YouTube e, data la semplicità esecutiva, che spiega perché la piattaforma è cresciuta così tanto e perché chiunque può pubblicarvi un video (e magari riscuotere anche successo)

Strambo autore, moderno simbolo antimafia eppure talvolta in parte sottovalutato, conoscere Pif ma soprattutto i suoi lavori è più importante di quanto si possa credere, nell’ottica di sviscerare ogni anfratto della società moderna e di comprendere appieno l’Italia, le sue persone e la sacralità dei cannoli siciliani con la ricotta fresca.