Pinguini Tattici Nucleari: ecco il brano “La Storia Infinita”
“La Storia Infinita”, il nuovo brano dei Pinguini Tattici Nucleari che invita a farci apprezzare ciò che la vita ci offre attimo dopo attimo
Hanno iniziato il 2020 nel migliore dei modi facendosi conoscere al grande pubblico con la loro partecipazione al Festival di Sanremo. Hanno macinato dischi d’oro e di platino con i singoli “Ringo Starr” e “Ridere“. Avete capito di chi stiamo parlando? Sì, esatto proprio loro, i Pinguini Tattici Nucleari che sono tornati con il nuovo attesissimo singolo “La storia infinita”.
“La storia infinita è una canzone che immagina un’ipotetica estate che non c’è, che manca. E la sua mancanza porta a rifugiarsi nei ricordi di quel che è stato, perdendosi nelle memorie ma allo stesso tempo imparando a godersi quel che c’è, attimo dopo attimo” – dichiarano i componenti dei Pinguini Tattici Nucleari.
“Penso che sia bello che le grandi opere d’arte, i grandi classici, non muoiano mai ma si rinnovino di generazione in generazione, dandogli un senso che profuma di immortalità” – racconta Riccardo Zanotti, leader della band. – “E così è nella vita, ci sono estati del nostro passato che sono rimaste dentro di noi come opere d’arte, che non smettono di esistere e che continuano a rinnovarsi mentre noi cambiamo. Magari quando avremo ottant’anni le ricorderemo in modo diverso, ma resteranno vive, vivide e bellissime“.
Testo
Ti ho scritto una lettera che sa cantare
per tutti i giorni in cui vorrai dormire
Quattrocento colpi dentro al cuore,
corse sul mare come due pistole
Ma ora non corro più,
non corro più
Cartoline erotiche nei bar,
vecchi che giocavano a briscola
Potevo leggerti nell’anima
dietro le lenti nere dei Ray-Ban
Sì, dei tuoi Ray-Ban
Un tedesco suonava ‘Wonderwall’ ad un falò
di notte lui giocava a fare l’artista
mentre tu sorridevi e non guardavi, no,
mia dolce Venеre
Perché sei stata l’еstate migliore della mia vita, è la verità
Sembrava ‘La Storia Infinita’ e forse era solo la felicità
E quanto siamo bravi a fingere
di non provare sentimenti
E siamo felici come Pasque, sì,
ma Pasque del 2020
E tu dicevi di amare la mia “s”
invece ora chissà che cosa pensi
Essere felici dura il tempo di un ballo
Fra Dustin e Nancy
Un tedesco suonava ‘Wonderwall’ ad un falò,
di notte lui giocava a fare l’artista
Mentre tu sorridevi e non guardavi, no,
Mia dolce Venere
Perché sei stata l’estate migliore della mia vita, è la verità
Sembrava ‘La Storia Infinita’ e forse era solo la felicità
Anima punk, occhi di Peter Pan
Una poesia dentro al cesso di un bar
Una canzone che non finirà
Aspetta, aspetta, aspetta… com’è che fa?
Un tedesco suonava ‘Wonderwall’ ad un falò
col testo scritto sopra al fazzoletto
E siamo solo mostri con una grande paura
di trovare un bambino sotto al letto
Tu arrossivi ma senza un perché,
comoda dentro ad un cliché
innamorata e non di me
o forse sì
Ho perso i miei denti da latte
perché son diventato grande
t’ho usata come una risposta
ma eri milioni di domande
E na na na na na
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