7 Febbraio 2020 - 13:10

Prescrizione, Renzi non ci sta e detta legge

Renzi Conte Crisi di Governo

Secondo Renzi, il Governo non ha i numeri per votare la prescrizione. E attacca frontalmente il PD, accusato di essere diventato giustizialista

Un Matteo Renzi a tutto spiano, come nel suo stile. La battaglia nel Governo, come al solito da un po’ di tempo a questa parte, è tutta sul nodo della Prescrizione. L’accordo di tre quarti della maggioranza sulla prescrizione deve trovare i voti in Parlamento perché Italia Viva non voterà l’intesa raggiunta da PDM5S e Liberi e Uguali con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Proprio l’ex presidente del Consiglio è la spina nel fianco del Governo, che però promette di non “cannoneggiare” il Governo.

A mio avviso questo accordo a tre che hanno fatto ieri non ha la maggioranza in Parlamento. Può darsi che sbagli, leggo che Conte è pronto ad avere 50 parlamentari centristi che votano questa riforma, la votassero loro, io non la voto. Se si trova voti in Forza Italia, nella Lega che gli vota questa roba io sono contento per loro, un po’ meno per il Paese. Secondo me non hanno la maggioranza, ma se si stanno preparando con un’altra maggioranza, evviva, è la libertà, è la democrazia parlamentare. La mia impressione è che abbiano fatto male i conti, suggerirei prudenza. Io non mi sono sfilato, lo dico da sei mesi che su questa storia della giustizia non si può diventare populisti.” ha dichiarato Renzi.

Non capisco perché il PD, che ha i numeri, dopo i risultati in Emilia Romagna non usi l’occasione per dettare l’agenda. Se sul campanello del Nazareno c’è scritto Travaglio è una mutazione genetica dal riformismo al giustizialismo. Bonafede ha una visione giustizialista che io non condivido. Lui è quello che se arriva Battisti in Italia fa il video e confonde il dolo e la colpa.” ha poi concluso.