20 Settembre 2021 - 17:26

PSG, l’idillio è già terminato?

PSG, Messi

Durante PSG-Lione Messi lascia il campo senza salutare Pochettino accendendo la sua prima vera e propria polemica parigina. Il tecnico argentino: “Sono qui per prendere decisioni”

Il perfetto inizio di stagione del PSG in campionato con sei vittorie in altrettante gare, non è bastato a far distogliere lo sguardo da quanto successo al minuto 75 del match contro il Lione vinto poi al fotofinish grazie al gol di Mauro Icardi.

La fredda cronaca di quanto accaduto parla di una sostituzione che vede protagonista Messi che al 30′ della ripresa, e con il punteggio fisso sull’1-1, viene sostituito da Pochettino per dar spazio ad Hakimi. Nulla di strano se non fosse per il fatto che uscendo, Pochettino allunghi la mano per salutare il fuoriclasse argentino che lo ignora andando direttamente a sedersi in panchina.

Un gesto che inevitabilmente ha finito per sporcare la sesta vittoria consecutiva in campionato contro un avversario di tutto rispetto che ha permesso ai parigini di consolidare il primato in classifica con 5 punti di vantaggio dalla prima inseguitrice, l’Olympique de Marseille.

Equilibri sottili

Una squadra dei sogni come quella che ha a disposizione l’ex tecnico del Totthenam è sicuramente il sogno di ogni allenatore, ma allenarla non è certamente per tutti. Far convivere così tante stelle in unico spogliato, come successo già in passato con altre squadre stellari, non è per forza una situazione facile da gestire e sopratutto non è sinonimo di successi assicurati.

La potenza di fuoco del PSG, tuttavia, non è quasi paragonabile con nessun altro reparto offensivo della storia: Mbappé, Neymar e Messi (senza dimenticare i vari Di Maria e Icardi) sono dei fuoriclasse assoluti, potenzialmente capaci di segnare 30 gol a stagione, tutti capaci di calciare punizioni e rigori. Va da se che l’allenatore viva in un equilibrio precario dove il minimo errore potrebbe costargli davvero caro.

Far convivere tre giocatori di questa portata potrà sembrare una passeggiata ma sul campo ognuno ha i propri obbiettivi personali: Neymar aveva lasciato Barcellona proprio per uscire dall’ombra di Messi e puntare al Pallone d’Oro, lo stesso a cui puntano Mbappé e lo stesso Leo che vuole dimostrare di essere ancora incisivo nonostante sia uscito dal suo giardino di casa, il Camp Nou.

I malumori di Mbappé, che sarebbe stato più che felice di non far parte di questo dream team per accasarsi a Madrid, sono noti a tutti e se a questi ci aggiungi anche il brutto comportamento da parte della Pulce di ieri sera, la situazione inizia ad essere piuttosto calda all’interno di quella spogliatoio.

Pochettino dovrà essere bravo a tirare i remi in barca per evitare di trasformare il suo gioiellino in una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. La domanda sorge però spontanea: se la situazione è questa ora che le cose stanno girando bene, cosa accadrà quando il PSG andrà in contro alle prime difficoltà?

Tutto il mondo del calcio è spettatore interessato delle dinamiche di questa squadra, e più di qualcuno sarebbe più che felice di veder finire in mille pezzi il progetto faraonico della società parigina. Siamo appena a metà settembre e Pochettino si trova già con le spalle al muro.