Ragazzo precipita da hotel, per l’autopsia solo segni da caduta
Ora si attendono i risultati dei test tossicologici. Intanto, il pm Basilone ha dato il nulla osta per la riconsegna del corpo del ragazzo ai familiari
[ads1]
Nessun segno o trauma diversi da quelli provocati dalla caduta da una grande altezza.
È questo il risultato dell’autopsia eseguita sul corpo di Elia Barbetti, il ragazzo 17enne che nella notte tra mercoledì e giovedì scorso è morto precipitando dal sesto piano di un albergo di Milano, dove era in gita per visitare Expo.
Ci sono, quindi, sempre meno dubbi su quella che secondo gli inquirenti è stata una “caduta accidentale” provocata da un malore o da uno svenimento. Ora si attende l’esito degli esami tossicologici per accertare se lo studente fosse sotto effetto di stupefacenti quando è precipitato e se, oltre alla marijuana, avesse assunto altre sostanze.
Dagli accertamenti della squadra mobile, guidati da Alessandro Giuliano, è emerso che la droga potrebbe essere stata acquistata da Elia e dai suoi compagni di stanza a Milano, forse nell’area Expo.
Ora dunque gli inquirenti stanno tentando di identificare il pusher, anche grazie all’aiuto dei tre compagni di stanza di Elia.
Gli studenti, sentiti a verbale, hanno raccontato di aver trascorso tutta la giornata in visita all’Expo, dove Elia ha bevuto alcune birre in compagnia degli amici e, tornati in albergo, avrebbero fumato tre o quattro spinelli prima di andare a letto.
Intanto il pm Piero Basilone ha già dato il nulla osta per la riconsegna del corpo del ragazzo ai familiari in vista dei funerali.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO