30 Marzo 2018 - 09:30

Rifiuti, l’importanza di uno smaltimento corretto

rifiuti

Il privato cittadino tende a non interessarsi troppo di come il Comune in cui vive si occupa dello smaltimento dei rifiuti, conferiti tramite la raccolta differenziata porta a porta, o presso i tradizionali ”cassonetti”

Per gli enti locali, ma in alcuni casi anche per le aziende e i liberi professionisti, la questione rifiuti è scottante. Nessun piano di igiene ambientale può essere sviluppato senza la collaborazione di un’azienda che si occupa di smaltimento rifiuti.

Le tipologie di rifiuti che ogni giorno raggiungono le isole ecologiche di tutto il Paese devono poi essere smaltite in modo corretto, considerando, come primo passo, a quella categoria appartengono.

La suddivisione in categorie di rifiuti

Spesso non ci si pensa in modo approfondito, ma la necessità di suddividere i rifiuti deriva direttamente dalla possibilità di riciclarli, di rendere una materia di scarto una nuova materia prima. Stiamo quindi parlando di una questione di carattere sia ambientale, sia economico.

Evitare di gettare in una discarica, o in un inceneritore, la maggior quantità di rifiuti possibile consente di evitare di colmare l’ambiente in cui viviamo di residui, che possono risultare anche molto dannosi per gli esseri umani. Inoltre, tutti i rifiuti che vengono trattati in modo diverso non dovranno essere smaltiti, ma si potranno riutilizzare, come vere e proprie materie prime. Si pensi ad esempio al vetro o ai metalli, ma anche ai rifiuti organici, trattati per diventare fertile compost, adatto ad essere usato nei giardini cittadini, così come in agricoltura.

Come avviene lo smaltimento dei rifiuti

Prima di poter procedere allo smaltimento dei rifiuti è necessario inserire il singolo rifiuto in una categoria, che riguarda ciò che contiene e ciò che potrà diventare. Si pensi ad esempio ai rifiuti chimici, che devono essere trattati in modo da divenire del tutto innocui. O anche ai vari rifiuti speciali, tra cui gli elettrodomestici, piuttosto che i componenti elettronici utilizzati in vari ambiti della vita umana.

La raccolta è la prima fase dello smaltimento, che in alcuni casi si realizza nella sede di produzione degli scarti. Si pensi ad esempio ad alcune aziende, che hanno una forte produzione di uno scarto, che non può essere gettato nei rifiuti indifferenziati, ma va stoccato a parte, per poi essere trattato, o anche riciclato.

In situazioni come queste è necessario che l’azienda che si occupa dello smaltimento provvede appositi contenitori in cui tenere il rifiuto, che andranno poi raccolti periodicamente e svuotati.

Dopo le analisi chimiche del rifiuto raccolto si potrà valutare come trattarlo per renderlo innocuo per l’ambiente, o per riciclarlo in maniera idonea. Prima di essere trattati i rifiuti speciali vengono classificati secondo una lista definita dall’Unione Europea. Per ognuno di essi è spesso possibile suddividere gli elementi che lo compongono, in modo da destinarne parte al riciclo, parte al trattamento come rifiuto indifferenziato.

In ogni situazione particolare è consigliabile rivolgersi ad esperti del settore, che saranno in grado di valutare la composizione di ogni singolo scarto prodotto, per poi considerare il migliore metodo per lo smaltimento.

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