6 Luglio 2020 - 11:48

Riforma Fisco, “Lotta all’evasione è priorità, ma no a nuovi condoni”

Fisco, pace fiscale

La riforma del fisco resta una delle priorità dell’esecutivo confermando l’impegno alla lotta contro l’evasione fiscale. Il no ai nuovi condoni

“L’epidemia causata dal nuovo coronavirus ha cambiato in modo repentino e drammatico la vita degli italiani e le prospettive economiche del Paese“: così apre il Piano nazionale delle riforme (Pnr), redatto dal ministero dell’Economia in accompagnamento al Def. Il documento oggi dovrebbe arrivare oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri e poi sarà presentato a Bruxelles. L’Europa in questo modo potrà vedere le riforme che l’Italia intende finanziare con le risorse messe in campo dall’Unione europea per il contrasto dell’emergenza coronavirus. Un piano ampio, che tocca diversi temi: dalla sanità, alla scuola, passando per il sostegno agli investimenti, un progetto per il Sud e una riforma del fisco.

Proprio riguardo al Fisco, il documento sottolinea come sia necessario “accanto a una politica di bilancio sostenibile“, implementare una “decisa azione dal lato della tassazione“. Si elencano quindi le difficoltà in materia che permangono nel Paese. Problematiche cui il governo si impegna a porre rimedio: pressione fiscale troppo elevata, tasse più alte sul lavoro che sui consumi, la complessità del sistema impositivo e la questione dell’evasione fiscale.

La lotta all’evasione è una priorità del secondo governo di Giuseppe Conte già nell’ultima legge di Bilancio. Nel Pnr questa viene ribadita: “La riduzione del tax gap rappresenta un obiettivo prioritario del Governo. Il contrasto all’evasione fiscale consente di attuare il principio costituzionale secondo cui tutti debbono concorrere alle spese pubbliche” si legge.

La riforma del Fisco non prevede nuovi condoni. Nel testo si legge: “È confermata la determinazione a non prevedere nuovi condoni che, generando aspettative circa la loro reiterazione, riducono l’efficacia della riscossione delle imposte“. Piuttosto, si spingerà per la “compliance volontaria” e la prevenzione degli “inadempimenti tributari“.