Roma, ad Anfield per il sogno e contro statistiche e precedenti

Stasera andrà in scena la semifinale di Champions League contro il Liverpool e la Roma arriva all’appuntamento sognando Kiev e cambiare la storia

Time is over: stasera c’è Liverpool-Roma. Ad Anfield si gioca il primo atto della semifinale di Champions League tra due squadre che sono le rivelazioni del torneo. Manchester City e Barcellona: rispettivamente sono queste le ultime due squadre fatte fuori dai due club, oltre a Porto e Shakthar Donetsk agli ottavi.

Indimenticabile la qualificazione dei giallorossi contro i blaugrana: un’impresa che rimarrà nella storia e che ha caricato tantissimo l’ambiente giallorosso, nonché i calciatori e il mister. Eusebio Di Francesco, infatti, ha fatto il massimo per arrivare all’appuntamento con i suoi uomini al 100%. Nessun infortunato (senza contare Karsdorp e Defrel) e tutti pronti a scendere in campo.

Saranno solo 11 i calciatori però a scendere in campo e probabilmente si andrà verso la stessa formazione che è scesa in campo nella notte dell’impresa contro il Barça. L’unico dubbio è legato al partner di Edin Dzeko. Sono 4 per un posto: Perotti, El Shaarawy, Under e Schick. Questi ultimi due sembrano avvantaggiati per tormentare le idee del mister abruzzese fino alla riunione tecnica pre-partita. Mentre Perotti e il Faraone possono essere le armi in più a partita in corso.

La sfida con Liverpool è anche la prima da ex di Mohamed Salah, passato ai Reds in estate. L’egiziano, premiato come miglior calciatore dell’anno in Premier, vive il suo anno di grazia ed è il pericolo numero 1 dei giallorossi. Senza dimenticare Mané e Firmino: con Salah, hanno realizzato oltre 80 gol in 3. Ma la sfida con il Barcellona ha fatto capire che la Roma non ha paura di nessuno.

Precedenti: la Spaghetti Dance di Grobbelaar e il rigore nel 2001

Ovviamente, se si pensa a Roma-Liverpool, non si può non pensare al 30 Maggio 1984. La Spaghetti Dance di Globbelaar, i rigori di Conti e Graziani tirati alti e quell’unica finale di Coppa Campioni giocata e persa, fa ancora male nei pensieri dei tifosi giallorossi.

Di Francesco ha parlato di una non-rivincita ma a Roma tutti sognano lo smacco. I precedenti dicono Liverpool. Ma ad Anfield, i capitolini hanno vinto solo una volta e anche lì i ricordi sono pieni di rabbia.

Stagione 2000-01, anno dell’ultimo scudetto della Roma: i giallorossi sfidano i Reds nel ritorno dei quarti di Coppa Uefa. L’andata all’Olimpico era finita 2-0 per la squadra allenata da Gérard Houllier, grazie alla doppietta di Michael Owen.

Nei 90′ successivi, la Roma vince 1-0 con gol di Gianni Guigou, inutile ai fini della rimonta. Ma le polemiche furono tantissime. Dopo un rigore parato da Antonioli, i giallorossi ne conquistano uno per un fallo di mano dopo il cross di Montella. L’arbitro concede il penalty, ma dopo 3 minuti cambia idea e concede l’angolo, scatenando la furia della banda allenata da Fabio Capello.

Da quella partita, il Liverpool vincerà poi la competizione, battendo 5-4 l’Alavés in finale, e Michael Owen vincitore del Pallone d’Oro 2001.

Statistiche: Reds da paura, problema trasferta per la Roma

Alla voce “Statistiche”, il Liverpool è l’unica squadra quest’anno in Champions che non ha conosciuto ancora la sconfitta. 3 vittorie e 3 pareggi nella fase a gironi, 3 vittorie e 1 pareggio tra Porto e Manchester City. Ben 28 goal segnati e solo 7 subiti. Numeri impressionanti.

Dall’altra parte la Roma è la seconda migliore squadra in casa (4 vittorie e 1 pareggio, con 0 gol subiti) di tutta la competizione ma c’è l’handicap trasferta. Infatti, questa stagione, i giallorossi hanno vinto solo contro il Qarabag (2-1 il 27 settembre scorso). Per il resto, un pareggio (3-3 contro il Chelsea) e 3 sconfitte. Infatti, in tutto il percorso delle fasi finali, gli uomini di Di Francesco hanno sempre capitolato in trasferta, salvo poi (fortunatamente) ribaltare in casa.

Un dato importante ma che (si spera) può essere completamente ribaltato stasera. Mancano poche ore, l’attesa è spasmodica: Liverpool-Roma, atto I, è vicino all’inizio.