27 Ottobre 2017 - 11:01

Roma, dopo il restauro apre al pubblico la Tomba Barberini

tomba barberini

A Roma apre per la prima volta al pubblico la Tomba Barberini, gemma del Parco di via Latina

Il Sepolcro dei Corneli, meglio conosciuto come Tomba Barberini, sarà aperto al pubblico dal mese di novembre ed è pronto a svelare tutti i suoi segreti. Il Sepolcro è situato all’inizio del Parco di via Latina, una delle più antiche strade di Roma. La tomba deve il suo nome alla famiglia Barberini, ultima proprietaria del terreno corrispondente all’area del Parco. Per il restauro del sito sono stati investiti 250.000 euro. I lavori sono durati due anni, durante i quali è stato possibile mettere in sicurezza la costruzione e renderla accessibile. Inoltre sono stati realizzati una scala per accedere al piano superiore e l’impianto di illuminazione.

“La tomba delle Tombe”, come la definisce Rita Paris, direttrice del parco archeologico dell’Appia Antica, tra i sepolcri che costeggiano la strada è l’unico a essersi mantenuto in alzato e nella sua forma originaria. All’interno si potranno ammirare i resti di affreschi dai colori vivaci, dove le figure spiccano sul fondo rosso incorniciato d’azzurro. “Il monumento è ben conservato, in quanto nei secoli è sempre stato utilizzato come ricovero, per attività agricole e di pastorizia”. Queste le parole dell’archeologa responsabile Francesca Montella alla presentazione del progetto per i lavori di restauro.

Ma non è finita qui: è ancora in corso l’allestimento finale del piano ipogeo, che ospitava la camera funeraria, dove sono già state messe in sicurezza le volte, le pareti e restaurato in parte il pavimento in mosaico. Qui fu ritrovato il celebre Sarcofago di Protesilao e Laudamia, oggi ai Musei Vaticani. In tempi più recenti, invece, i resti di 40 nobili romani deposti su letti funebri sovrapposti.

Insieme alla Tomba Barberini è possibile visitare il Sepolcro dei Pancrazi e il Sepolcro dei Valeri. Dunque, non resta che recarsi in questo famoso e prestigioso sito archeologico e gustarne tutte le meraviglie.

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