6 Dicembre 2016 - 16:33

Roman Polanski assolto

roman polanski assolto

Roman Polanski assolto. La Corte Suprema polacca ha chiuso definitivamente il caso del regista e ha negato l’estradizione chiesta dagli Stati Uniti per il caso di stupro che lo vide coinvolto nel 1977

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Roman Polanski assolto. La Corte Suprema polacca ha chiuso definitivamente il caso del regista e ha negato l’estradizione chiesta dagli Stati Uniti per il caso di stupro che lo vide coinvolto nel 1977. Questa decisione scaturisce da un dissidio interno, che vede contrapposte due forze in eterno scontro, la Corte Suprema e il Governo, che attraverso ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro  aveva chiesto di riaprire il caso Polanski. Da qui la decisione definitiva, presa allo scopo di ribadire l’indipendenza della Corte dal potere politico.

Roman Polanski assolto per il caso di stupro che lo vide coinvolto quando aveva 43 anni. All’epoca il regista venne denunciato per stupro da una ragazza di 13 anni, Samantha Geimer. Polanski confessò e fu condannato a soli 92 giorni di reclusione, ma in vista di un nuovo processo, e temendo un trattamento più duro, scelse di lasciare gli Stati Uniti. Il rischio di estradizione, attualmente, rimane comunque nullo in quanto la sua permanenza in Francia gli garantisce l’immunità dal momento che il Paese non permette l’estradizione di cittadini o residenti in casi come quello del regista.

Roman Polanski assolto, prima che dalla Corte, dalla sua stessa vittima. Samantha Geimer, infatti, ha perdonato pubblicamente il regista già da tempo ed è stata da lui ampiamente risarcita. Tutto questo, però, dopo l’uscita del libro in cui la stessa vittima raccontava i particolari dell’episodio, che sarebbe avvenuto in casa dell’attore Jack Nicholson, e che sarebbe stato consumato dopo che la ragazzina era stata drogata.

Con la sentenza di oggi, utilizzando la vicenda Polanski come pretesto, la Corte Suprema polacca ribadisce un importante messaggio all’interno dello scenario politico attuale. Il Governo, infatti, continua a contestare alcune nomine alla Corte, negandone, di fatto, la legittimità. Roman Polanski e la sua vicenda sono stati utilizzati affinchè rappresentino uno dei successi di quella rivoluzione che il mondo della cultura polacca sta portando avanti, ormai da decenni, contro il potere esecutivo di destra.

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