9 Maggio 2016 - 16:03

Russia, 71 anni dopo la vittoria sui nazisti. Al via le celebrazioni nella Piazza Rossa

Russia, 71 anni dopo la vittoria sui nazisti. Al via le celebrazioni nella Piazza Rossa

Russia: celebrazioni per i 71 anni dalla vittoria contro i nazisti, parate militari a Mosca

[ads1] La Russia è in fermento per i 71 anni dalla vittoria sui nazisti durante la Seconda guerra mondiale, ‘Den Pobedi’, la grande guerra patriottica, così come è nota tra i russi.

 71 anni fa, le truppe sovietiche entrarono a Berlino, sancendo la fine dei nazisti.

Le celebrazioni per il 71 esimo anniversario dalla grande vittoria sono iniziate nella mattinata di oggi, con la tradizionale parata nella Piazza Rossa di Mosca, con oltre 10.000 militari pronti a marciare, presenti per la prima volta anche i cosmonauti russi, la guardia nazionale e uno squadrone femminile di cadette.

L’osservazione di un minuto di silenzio per commemorare i 26 milioni di morti sovietici che persero la vita nel conflitto mondiale ha preceduto le celebrazioni.

Un evento dal forte impatto patriottico per i russi e per il governo di Mosca, presenti in piazza anche centinaia di blindati, e una parata aerea, 10.000 soldati, circa 135 mezzi dell’esercito e 71 velivoli militari.

L’evento si è tenuto alla presenza del presidente Vladimir Putin, seduto accanto al premier Medvedev e al presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev, presente per quest’anno nella tribuna d’onore.

La "parata della vittoria", soldati russi sfilano sulla Piazza Rossa a Mosca

La “parata della vittoria”, soldati russi sfilano sulla Piazza Rossa a Mosca

Putin ha colto l’occasione per porre un paragone tra la vittoria seguita al conflitto con il nazifascismo e la lotta recente al terrorismo, esprimendosi così: <La Russia è pronta a lavorare a un moderno sistema di sicurezza non basato su “blocchi contrapposti” >,  aggiungendo poi –< Il Paese è aperto all’unificazione degli sforzi con altri stati per lottare contro il terrorismo>.

Putin ha poi aggiunto che “è stato il popolo sovietico a portare la libertà ad altri popoli”, rimarcando il grande impegno militare offerto dall’Unione Sovietica ieri, e dalla Russia oggi. “In Siria – ha continuato Putin – i nostri soldati e comandanti hanno dimostrato di essere degni eredi degli eroi della Grande Guerra Patriottica. Sono sicuro che i veterani oggi siano orgogliosi dei loro nipoti e pronipoti”. Per il presidente russo, che è anche il comandante supremo della Forze Armate, “la civiltà è ancora una volta di fronte alla crudeltà e alla violenza, il terrorismo è diventato una minaccia globale. Noi – ha concluso – dobbiamo sconfiggere questo male”. [ads2]