Russiagate, Mueller apre alla possibilità di incriminare Trump
La Commissione ha consentito ad Aaron Zebley di affiancare Mueller nella testimonianza sul Russiagate. E Trump si scatena su Twitter
Scatta un grandissimo allarme per Donald Trump. L’ex procuratore speciale Robert Mueller, fautore dell’inchiesta sul Russiagate, ha avvertito le commissioni Giustizia e Intelligence della Camera sulla possibile incriminazione del presidente degli Stati Uniti. Il presidente, inizialmente, rifiutò di farsi interrogare dal suo team. Le sue indagini, però, nonostante tutto, non sono mai state limitate o ostacolate. L’audizione è stata chiesta dai Democratici, che vogliono fare chiarezza sugli aspetti ancora oscuri della vicenda. Mueller deve rispondere per tre ore alle domande dei membri della commissione e per altre due ore a quelle della commissione Intelligence della Camera.
“Che disgrazia per il nostro sistema. Mai sentita una cosa simile. Molto ingiusto. Non dovrebbe essere consentito. Una caccia alle streghe corrotta.” ha “urlato” Donald Trump tramite Twitter. La Commissione consentirà al braccio destro di Mueller, l’avvocato Aaron Zebley, di affiancarlo durante l’audizione sul Russiagate.
Mueller ha richiesto la presenza di Zebley, numero due dell’inchiesta sulle interferenze di Mosca nelle presidenziali USA 2016, all’ultimo minuto. A questo punto si è scatenato un putiferio, oltre ad un piccolo giallo sulle motivazione e all’ira di Trump.
Dopo due anni di indagini, il rapporto ha dimostrato che vi sono stati vari contatti tra l’entourage di Donald Trump e la Russia, ma non ha riscontrato prove che siano stati commessi dei reati. I democratici, però, hanno esortato Mueller ad insistere.
“Non lavora (più) per loro. La loro richiesta esula dal loro potere.” ha dichiarato Jerrold Nadler, presidente della commissione Giustizia.
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