Salernitana, esonerato Colantuono e scelto Nicola: come cambia il gioco?
Colantuono è stato esonerato e al suo posto arriva Davide Nicola. Come cambia ora il gioco deli granata per puntare alla salvezza?
Stefano Colantuono non è più l’allenatore della Salernitana. Il tecnico romano è stato sollevato dall’incarico questa mattina, insieme al suo vice e al match analyst. Una scelta che la società granata, nelle persone del Presidente Danilo Iervolino e del Direttore Sportivo Walter Sabatini, ha maturato dopo il pareggio contro il Genoa nella 25esima giornata di Serie A. La Salernitana non naviga in acque calme, infatti, e ogni partita è ormai decisiva per la permanenza in Serie A. Se però contro le grandi del campionato diventa quasi impossibile racimolare punti, è con le dirette concorrenti per la salvezza che i granata devono assolutamente mettere fieno in cascina. Motivo per cui il pareggio con il Genoa, seguito a quello con lo Spezia, è da ritenersi insufficiente.
La dirigenza della Salernitana ha quindi deciso di intervenire ora prima che fosse troppo tardi, consci del fatto che c’è la partita con l’Udinese da rigiocare e che per logica (in attesa della sentenza del giudice sportivo) lo stesso dovrebbe accadere per la gara contro il Venezia.
Le redini della Salernitana sono ora affidate a Davide Nicola, che ha il compito di traghettare la Salernitana in un porto sicuro chiamato salvezza. La scelta non è certo casuale. Nicola, infatti, si può considerare allenatore esperto di “lotta salvezza”. A tal proposito sicuramente è da ricordare il miracolo Crotone nella stagione 2016/2017, senza dimenticare che la passata stagione ha evitato la retrocessione al Torino mentre nel 2019/2020 ha salvato il Genoa. Scegliere Davide Nicola significa scegliere il presente imminente. Ed è per questo che l’ex Torino ha avuto la meglio su Andrea Pirlo, il cui arrivo avrebbe rappresentato l’inizio di un nuovo ciclo. Ma non è questo il momento più adatto. Adesso bisogna mirare alla fine di questo torneo, poi ci sarà tempo per porre le basi di un nuovo progetto tecnico.
Come giocherà la Salernitana di Nicola?
Subentrare a stagione in corso non è mai facile, specialmente quando arrivi in una realtà molto esigente e che si trova in difficoltà. Ritrovarsi poi con un organico che non hai contribuito a costruire rende tutto più complicato. Nicola dovrà quindi cercare di adattare il suo stile di gioco alla Salernitana e viceversa.
L’allenatore piemontese negli ultimi anni a Genova e Torino ha dimostrato di prediligere una costruzione della manovra che parte dal portiere o dal centrale difensivo. Già questo, dunque, è il primo elemento di rottura rispetto all’attuale modo di giocare della Salernitana. Una similitudine, invece, la si ritrova nel modulo di base scelto per scendere il campo, ossia il 3-5-2. I granata, infatti, hanno spesso usato questo modulo in stagione anche se per lo più era un 3-4-1-2. Inoltre nelle ultime gare, in virtù degli acquisti di gennaio, Colantuono aveva optato per una difesa a 4 con 3 centrocampisti, 2 trequartisti e una sola punta.
Fase offensiva e fase difensiva
Insomma trovare la quadra non sarà semplice, ma nemmeno impossibile. Nicola è un allenatore a cui piace attaccare con numerosi uomini e difendersi con altrettanti. Le sue squadre, infatti, solitamente in fase offensiva sfruttano le corsie laterali con gli esterni che si propongono in avanti.
In alternativa il gioco viene sviluppato verso il centro con un attaccante che scende tra le linee a prendere palla dai centrocampisti. Un lavoro, questo che potremmo definire di falso nueve, che ad esempio a Torino faceva proprio quel Simone Verdi che Nicola ritroverà a Salerno. Ed è facile ipotizzare, allora, che sarà ancora una volta questa la mansione affidata a Verdi. L’attaccante granata potrebbe quindi partire da seconda punta supportato da Ribery o Perotti oppure potrebbe affiancare il francese o l’argentino sulla trequarti. Altra caratteristica del gioco di Nicola è l’inserimento dei centrocampisti che accompagnano la fase offensiva. Tra gli elementi di cui dispone la Salernitana sicuramente Ederson è il più indicato per questo ruolo, insieme a Kastanos.
In fase difensiva, poi, le squadre di Nicola ripiegano velocemente e sono sempre corte. Questo, chiaramente, è un aspetto che presuppone un’ottima condizione atletica che invece al momento manca un po’alla Salernitana, soprattutto perché molti giocatori sono arrivati da poco ed erano fermi da diverso tempo. Sarà interessante capire, quindi, come Nicola riuscirà a bilanciare tutti i fattori in gioco per cercare di compattare la difesa, come sempre ha fatto nelle sue precedenti esperienze.
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