19 Settembre 2021 - 20:22

San Gennaro: si è sciolto il sangue del Santo patrono di Napoli

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Si è sciolto il sangue di San Gennaro, il Santo patrono di Napoli. Un avvenimento gioioso per tutta la popolazione partenopea (ma non solo) onora la tradizione legata al Martire

Si è ripetuto il miracolo. Alle 10:00 è stato rivelato ai fedeli che si è sciolto il sangue di San Gennaro, Santo patrono di Napoli. A dare per primo l’annuncio è stato monsignor Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli. Dopo aver diffuso la notizia, un membro delegato della Deputazione di San Gennaro non ha perso tempo a far sventolare il fazzoletto bianco e rendere ufficiale la lieta notizia.

Ringraziamo il Signore per questo dono, per questo segno così importante per la nostra comunità. E’ bello ritrovarsi attorno a questo altare, per celebrare l’eucaristia della vita e per chiedere l’intercessione di San Gennaro, perché possiamo sempre di più innamorarci della vita e del Vangelo. Non sempre ci riusciamo perché la vita è segnata da debolezze e fragilità”– con queste parole, monsignore Domenico Battaglia ha commentato l’accadimento del “miracolo”

La tradizione vuole che il miracolo di San Gennaro si verifichi nel sabato che precede la prima domenica di Maggio, 19 Settembre e, infine, 16 Dicembre. Poiché lo scorso 1 Maggio (che è capitato proprio nel primo sabato di maggio) non si è verificato lo scioglimento del sangue; per Domenico Battaglia, nominato arcivescovo proprio nel Febbraio di quest’anno, si è trattata della prima celebrazione del Santo patrono.

Sembra che il sangue contenuto nella tradizionale ampolla, si sia sciolto già durante il percorso dalla Cappella del Tesoro di San Gennaro all’altare del Duomo. La pandemia, per ovvi motivi, ha costretto a ridimensionare la portata della festività, motivo per cui erano permessi solo 450 posti a sedere, mentre all’esterno 200. L’evento si è svolto proprio sotto gli occhi dei fedeli, i quali non hanno esitato a gioire e festeggiare la riuscita del miracolo, sperando che questo possa essere un segno di buon auspicio per uscire dalla crisi causata dal Covid-19.

LA STORIA DI SAN GENNARO E DEL MIRACOLO DELLO SCIOGLIMENTO DEL SANGUE

Ma chi era San Gennaro? E perché questo rito di tradizione è diventato così importante nella cultura partenopea?.

Per rispondere a tali quesiti, è necessario andare indietro nel tempo, nel III secolo per la precisione. Come accade nella ricostruzione delle vite di santi o martiri, è difficile conoscere nel dettaglio la biografia di tali personaggi, motivo per cui molti fatti e vicende rimangono tutt’oggi avvolte nel mistero e nella leggenda.

Diverse fonti confermano che San Gennaro sia nato nel beneventano e, sebbene il suo nome (il cui significato letterale è “consacrato al dio del grano”) venisse generalmente dato ai bambini nati nel mese di Gennaio, la canonica data di nascita è fissata per 21 aprile 272.

Come riporta il sito del museo dedicato a San Gennaro, molta parte del profilo biografico del Santo è ancora sconosciuta. Non a caso, molti dettagli relativi al suo personaggio non reggano di fronte ai dati storiografici.

Tuttavia, diverse ricerche sono riuscite a individuare quanto meno una precisa identità biografica. Sembra infatti che San Gennaro sia stato un vescovo di Benevento, divenuto martire dopo essere stato giustiziato durante il periodo delle persecuzioni cristiane volute dall’imperatore Diocleziano nel 300 d.C circa. Alcuni scritti ritrovati affermano che San Gennaro si recò insieme ad alcuni compagni nella città di Miseno, vicino a Pozzuoli, per andare a trovare Sossio, un giovane cristiano fatto prigioniero. Ma anche essi furono subito arrestati.

Dopo essersi rifiutati di ripudiare la propria fede, furono condannati e decapitati presso Solfatara, un vulcano attivo di Pozzuoli.

Antichissime sono anche le origini legate alla celebrazione del miracolo. La prima data registrata nei documenti risale al 1389, facendo presuppore che cerimonie non ufficiose avvenissero anche negli anni precedenti.

Sempre la leggenda vuole che le ampolle del rito contengano proprio il sangue di San Gennaro, raccolto durante la decapitazione da Eusebia, una donna del popolo.

Verità o mito che sia, è innegabile che ancora oggi il folklore legato al culto di San Gennaro abbia un valore simbolico per tutti gli abitanti di Napoli e dintorni.