Sanremo 2022, serata 1. Parola chiave: Emozione
Le emozioni di Amadeus e Damiano dei Maneskin, il monologo di Fiorello, le canzoni: cosa resta della prima serata di Sanremo 2022
Ricorderemo la prima serata di Sanremo 2022 associandola all’emozione per il ritorno del pubblico in sala dopo i mesi difficili della pandemia: quella di Amadeus, che apre il suo triplete con gli occhi lucidi, e quella di Damiano dei Maneskin che non nasconde le lacrime al termine dell’esibizione sulle note di Coraline; l’abbraccio tra i due, che arriva a coronamento di uno dei momenti più coinvolgenti dell’esordio del Festival numero settantadue, è colmo di gratitudine e orgoglio simil-paterno.
La pandemia non sarà ancora qualcosa di cui si può parlare al passato, segno ne è che i sorrisi del pubblico dell’Ariston sono ancora coperti dalle mascherine, ma si può comunque provare a sorriderne con grazia ed intelligenza. Ed è qui che entra in scena Fiorello: armato di termometro controlla la temperatura all’intera platea festivaliera, con un braccio semovente effetto collaterale del vaccino che è una trovata comica gustosissima per irridere sul loro territorio gli scetticismi parascientifici dei no-vax
“Sono come Mattarella. Anche io non volevo, eppure sono qui”, asserisce Ciuri alludendo all’insistenza con cui Amadeus lo ha voluto accanto a sé per il terzo Festival consecutivo: poi coinvolge il suo ormai ex amico in un rito propiziatorio che scongiuri l’incubo di ogni conduttore di Sanremo, il 28% di share, “costringendolo” a baciare il direttore di Raiuno Stefano Coletta, seduto in prima fila al fianco di Serena Bortone, la donna in rosso del pomeriggio dell’ammiraglia del servizio pubblico, e alla first lady Giovanna Civitillo, il giallo del suo vestito – che non la fa passare certo inosservata – ricorda quello di Belle nelle sequenze finali de La Bella e la Bestia.
Il Sanremo 2022 di Amadeus è anche un Festival diffuso. Non solo perché, forse per la prima volta nella storia della kermesse, il direttore artistico ha rotto la “sacralità” del momento della prima esibizione rivolgendo agli artisti qualche parola scaccia-tensione (cosa che in tempi recenti accadeva solo durante la serata delle Cover) ma anche per la capacità del conduttore di portare il Festival fuori dal luogo deputato dell’Ariston. Due i momenti da segnalare in questo senso: quando Amadeus va a prendere i Maneskin in albergo per portarli sul palco e quando lo stesso si collega con la Costa Toscana – dove lo accolgono Rovazzi e Berti – per l’esibizione di Colapesce e Di Martino.
E no, al netto di tredici canzoni ancora da ascoltare, nella playlist di Sanremo 2022 non sembra esserci la nuova “Musica Leggerissima”. Meritano tuttavia un secondo ascolto Michele Bravi (gli arrangiamenti di Francesco Katoo Catitti sono ormai una garanzia), e Blanco&Mahmood: la canzone non sembra del tutto a fuoco, ma Alessandro ha dimostrato ancora una volta di avere assoluta padronanza del suo strumento vocale. Terza piazza (personale) ex aequo tra La Rappresentante di Lista e Giusy Ferreri.
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