27 Giugno 2018 - 17:52

Sardegna, approvata la legge che tutela e regola la lingua sarda

Sardegna

E’ stata approvata, con 25 voti favorevoli, dal Consiglio regionale sardo la legge che disciplina e tutela la lingua parlata in Sardegna

Via libera alla legge varata oggi dal Consiglio regionale sardo che permette di regolamentare e tutelare la lingua sarda e gli altri idiomi parlati nella bellissima isola della Sardegna.

I voti a favore sono stati 25 mentre i contro 20. Questi voti sono bastati al fine di istituire di dare il via libera allo stanziamento di 7 milioni di euro, nel prossimo triennio, per portare a termine l’obiettivo stabilito.

Qual è l’obiettivo principale? Quello di garantire uno statuto ufficiale, appunto, agli idiomi parlati sull’isola (catalano, gallurese, sassarese e tabarchino).

Il relatore di maggioranza, Paolo Zedda, ha così commentato: “Questa legge avvia un percorso verso una pubblica amministrazione bilingue, come già avviene in altre comunità linguistiche meglio tutelate, a partire da Trentino e Val d’Aosta”.

Il testo della legge “Disciplina della politica linguistica regionale” prevede anche che sia inserito all’interno delle scuole l’insegnamento della storia della lingua sarda.

“Acquisiamo le competenze nella gestione amministrativa degli sportelli linguistici,- continua Zaddaanziché il ministero se ne occupa la Sardegna e abbiamo la funzione di coordinamento nell’insegnamento della lingua”.

Con i 7milioni che saranno stanziati si procederà ad investimenti anche nei media e nell’editoria per dar vita ad una radio e ad una tv completamente in sardo.

I fondi stanziati dal Consiglio saranno così distribuiti: 500mila euro per far partire la macchina, 3,2 milioni per il 2019 e 3,3 milioni per il 2020.

Giuseppe Dessena, assessore alla Cultura è entusiasta per questo nuovo progetto: “Finalmente la Regione si dota di uno strumento regolatore in materia linguistica. La lingua è l’identità più sentita di un popolo, la utilizza per comunicare e identificarsi”.

Ma questa nuova legge risponde, soprattutto, al sempre più crescente rischio della scomparsa della lingua sarda. Sono sempre meno, infatti, i giovani in Sardegna che conoscono e parlano la loro lingua madre.

L’obiettivo primario della legge, dunque, oltre alla regolamentazione della lingua è quello di salvaguardarla bloccando questo crescente deficit.

 

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