2 Novembre 2016 - 12:48

Sciacalli, in arrivo 500 uomini nelle zone terremotate

sciacalli

Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, per contrastare l’azione degli sciacalli, ha annunciato l’invio, nelle zone colpite dal sisma di 500 militari.

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Gli sciacalli, un dramma nel dramma ogniqualvolta si verificano eventi sismici e centinaia di persone, per la loro incolumità, sono costrette a lasciare le proprie abitazioni. Anche stavolta, a causa delle fortissime scosse che si sono verificate nei giorni scorsi nel Centro Italia, l’odioso fenomeno dello sciacallaggio è entrato in azione. Ladri privi di scrupoli e senza un briciolo di umanità e compassione, sono entrati nelle case che hanno riportato danni e lesioni e, di conseguenza, abbandonate dai proprietari, ed hanno iniziato a fare razzie di quello che è rimasto.

Stavolta, però, il Governo ha deciso di intervenire con misure ad hoc per contrastare questa oterremotorribile ed inarrestabile piaga. È stato il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ad annunciare un’importante provvedimento per prevenire ed arginare l’azione degli sciacalli. Il Governo, infatti, ha deciso di inviare un contingente di cinquecento militari nei territori colpiti dal sisma. L’operazione, come ha spiegato lo stesso Ministro nel corso di un’intervista al “Messaggero”, è stata denominata “Strade sicure” e prevede la presenza di uomini che si affiancheranno alle forze dell’ordine e vigileranno su edifici e strade.

La Pinotti ha dichiarato che: “Oltre ai 1237 militari con 134 mezzi già sul terreno, siamo pronti ad inviare altri 500 uomini, in coordinamento con l’Interno, per presidiare le aree terremotate e prevenire gli atti di sciacallaggio. Finora abbiamo operato soprattutto per la messa in sicurezza del territorio e degli edifici, per distribuire cibo e generi di conforto, per interventi sanitari e ricognizioni aeree. Il Genio ha ripristinato alcuni ponti e la viabilità stradale con alcuni by pass già dal 24 agosto. Ma tutti hanno contribuito: esercito, marina, carabinieri, aeronautica… Siamo pronti a mobilitare tutte le forze di cui ci sarà bisogno.

Si spera che tale provvedimento possa arrestare questo indegno fenomeno e non rappresentare ulteriore preoccupazione per gli sfollati che vivono ore drammatiche.

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