19 Gennaio 2023 - 16:44

Sciopero benzinai del 25-26 gennaio: i motivi

Gli impianti di benzina presenti su tutta la rete stradale e autostradale italiana rimarranno chiusi per 48 ore, in protesta contro le norme contenute nel decreto trasparenza

benzinai

Le organizzazioni dei gestori, Faib, Fegica e Figsc-Anisa, hanno confermato lo sciopero dei benzinai su tutta la rete stradale e autostradale per il 25 e 26 gennaio 2023. La serrata riguarderà anche gli impianti self-service, che tuttavia si limiteranno a garantire i servizi essenziali.

La mobilitazione intende protestare contro le norme contenute nel più recente Decreto Trasparenza che imporrebbe ai benzinai di esporre il prezzo medio regionale della benzina (per evitare possibili speculazioni sulla materia prima), prevedendo multe per chi non dovesse farlo.

Dopo le proteste delle associazioni di categoria, che vedono nel decreto la penalizzazione di un settore che ha sempre basato il proprio lavoro sulla trasparenza, oltre a rischiare di generare solo ulteriore confusione, il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso si è impegnato a proporre in seno alla maggioranza una serie di modifiche: l’obbligo di comunicazione dei prezzi non sarà giornaliero, ma settimanale, oltre che obbligatorio ad ogni nuova variazione di prezzo. Chi dovesse non attenersi all’obbligo di cartellonistica potrà veder chiusa la propria stazione da uno a 30 giorni, oltre a dover pagare una multa che varia a seconda del fatturato dell’impianto e va da un minimo di 200 a un massimo di 800 Euro. Sull’obbligo di esposizione del prezzo medio settimanale della benzina vigilerà il Ministero: chiusura dell’impianto e multe scattano dopo quattro mancate esposizioni in 60 giorni.

Sciopero dei benzinai, quando?

Nonostante il Ministero delle imprese e del Made in Italy abbia allargato le maglie del decreto trasparenza in relazione ad obbligo di cartellonistica e multe, le sigle di settore hanno confermato lo sciopero dei benzinai: dalle 19 del 24 gennaio alle 19 del 26 gennaio, impianti serrati su tutta la rete stradale e autostradale italiana, inclusi i self-service, che comunque garantiranno i servizi minimi essenziali.