14 Settembre 2020 - 10:32

Scuola: le regole da seguire per il ritorno tra i banchi

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La scuola in gran parte delle regioni italiane riparte oggi, 14 settembre 2020. Ecco tutte le regole che gli studenti dovranno seguire dentro e fuori le aule

La scuola riparte e finalmente, seppur con non poche difficoltà. Dopo lo stop e l’interruzione della frequenza a febbraio, dovuti alla pandemia di Covid-19 che ha investito il mondo, a partire da oggi 14 settembre 2020, gli studenti italiani torneranno tra i banchi.

La sfilza di regole da seguire è davvero impegnativa perché tornare a scuola è una sfida che deve essere affrontata anzitutto dagli studenti, nelle loro mani il governo ha riposto fiducia e buoni propositi. Ma vediamo insieme quali sono le regole da seguire dentro e fuori le aule per un corretto ritorno alla normalità scolastica.

Finora si è parlato molto di protocolli, linee guida, verbali del Cts, ma poco di bambini. E come ha detto il premier Giuseppe Conte nel videomessaggio al mondo della scuola, “disagi e difficoltà” dovranno essere messi in conto. Almeno in una prima fase:“Saremo al vostro fianco”, ha detto sempre il premier.

Le lezioni frontali, distanziamento e cattedra

Per tenere fede al protocollo che prevede un distanziamento da bocca a bocca di un metro, la maggior parte delle scuole ha pensato di mettere i banchi uno dietro l’altro. In merito a questa misura piuttosto obsoleta che addirittura ricorda l’organizzazione della scuola ottocentesca, le polemiche non sono state poche e tuttora è in corso un dibattito tra le parti politiche. Torna anche la cattedra, posta a due metri di distanza dai bambini. A separare il banco del maestro dai banchi una linea rossa che non può mai essere superata dai discenti se non con la mascherina. 

L’intervallo ai tempi del Covid-19

Parola d’ordine del nuovo intervallo sarà “seduti”. I bambini dovranno restare seduti anche durante la ricreazione, salvo in alcune scuole in cui i dirigenti hanno pensato a passeggiate in giardino rigorosamente distanziate. Un quadro forse dovuto, ma che fa venire i brividi e viola senza dubbio diverse norme relative ai diritti dei bambini.

Come cambia l’educazione fisica

Nelle prime fasi di riapertura delle scuole sono sconsigliati i giochi di squadra e gli sport di gruppo, mentre sono da privilegiare le attività fisiche sportive individuali che permettano il distanziamento fisico. Anche in questo caso il ritorno a scuola chiede veramente tanto agli studenti che si troveranno a non poter usare attrezzi, fosse anche dare un semplice calcio ad un pallone.

Le aule di informatica

Dal ministero non sono arrivate disposizioni specifiche in merito, eppure gran parte dei dirigenti scolastici per evitare complicazioni, hanno precluso l’utilizzo dei pc in questi specifici spazi. Questo perché in assenza di un presidio di sanificazione fisso, sarebbe impossibile controllare tutte le interazioni tra gli studenti e le apparecchiature tecnologiche.

Ecco le principali regole da rispettare

Il ministero ha affidato ai genitori il compito di verificare ogni mattina lo stato di salute del proprio figlio. Con una temperatura superiore ai 37,5 a scuola non si entra. Non bisogna nemmeno avere una sintomatologia respiratoria o essere stati a contatto nei 14 giorni precedenti con un soggetto positivo al coronavirus.

Le mascherine

La scuola si occuperà di consegnare ad ogni bambino una mascherina chirurgica al giorno. La mascherina dovrà essere indossata per qualsiasi spostamento, potrà essere tolta solo una volta che si è seduti al banco qualora sia previsto il distanziamento di un metro. La mascherina non viene usata dai bambini dai sei anni in giù e dai diversamente abili.

Ingressi e orari scaglionati

Ogni classe entrerà da un ingresso diverso, addio al portone principale, spesso luogo di scambio di saluti tra mamme e studenti. In alcuni casi, sono stati previsti anche orari diversi di entrata. Nella scuola dell’infanzia ad esempio, l’ingresso dei bambini, accompagnati da un solo adulto, è scaglionato e organizzato in una fascia temporale ampia, che può raggiungere i 90 minuti.

In caso di contagio

Se l’alunno ha la febbre oltre i 37,5 deve restare a casa. I genitori devono immediatamente informare il pediatra di libera scelta e il medico di famiglia oltre a comunicare l’assenza scolastica per motivi di salute. Lo studente potrà rientrare a scuola solo a conferma dell’avvenuta guarigione (effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro con risultato negativo). La scuola dovrà effettuare una sanificazione straordinaria, ma non è prevista la chiusura dell’istituto per un solo caso di coronavirus.

Sul tram e sui bus

Saranno gli autisti a far entrare solo il numero di viaggiatori possibili e a bloccare gli altri (fino all’8’0%). Sarà obbligatorio indossare la mascherina e andrà rispettato il distanziamento di un metro. La capacità di riempimento può essere aumentata solo nel caso si riesca a garantire il ricambio di aria e il suo filtraggio, con idonei strumenti di aerazione. Sui mezzi vi sarà una colonnina con il gel igienizzante.

Il pasto a scuola

Molte scuole hanno adoperato la sala mensa come aula e sono state costrette a ricorrere al lunch box da consumare in aula. Durante il pranzo non si dovrà portare la mascherina, ma dovrà essere assicurato il distanziamento di un metro. I banchi dovranno essere sanificati prima e dopo il pranzo. Dopo la mensa sarà impossibile come in passato giocare tutti insieme ma si dovrà restare seduti.