8 Maggio 2020 - 10:48

Scuola, piano sicurezza a partire da Settembre. Ecco come sarà

scuola Nocera

La scuola pensa al rientro a settembre. Ecco tutte le misure per il piano sicurezza valido sia per gli alunni sia per il personale

I bambini che aspettano il suono della campanella per correre fuori. Gli incontri fuori scuola prima di entrare in classe per confrontarsi su compiti e interrogazioni. Questo non sarà più possibile da Settembre e la scuola cambierà volto almeno fino quando un vaccino non sconfiggerà definitivamente questo virus. Per il momento si pensa ad un piano di sicurezza da accostare al Decreto scuola da attivare da questo settembre. Ecco cosa prevede.

Temperatura rilevata all’ingresso

Non è ancora chiaro chi se ne dovrà occupare, con molta probabilità un addetto alla sicurezza del personale ATA, ma all’ingresso delle scuole dovrà essere rilevata la temperatura corporea. In caso di temperatura rilevata superiore ai 37,5 gradi, non sarà consentito l’accesso.

Vietato andare a scuola con sintomi influenzali

Oltre alla febbre, anche la tosse o il raffreddore sono considerati sintomi per i quali è fatto obbligo di non recarsi a scuola e rimanere nelle proprie case. La misura riguarderebbe sia gli studenti che il personale interno.

Innalzamento improvviso delle temperatura

Altro caso riguarda la possibilità che durante le attività didattiche uno studente o un membro del personale scolastico abbia un improvviso innalzamento della temperatura. Per questi casi la scuola dovrà attrezzarsi con aree utili per l’isolamento del soggetto potenzialmente infetto e faccia scattare l’allarme comunicando immediatamente le autorità sanitarie adibite all’emergenza Covid-19.

Divieti di assembramenti

Dovranno essere mantenute le misure di distanziamento sociale tra gli studenti, i docenti e non sarà consentito l’assembramento sia in uscita che in entrata all’edificio scolastico.

Una scuola sicuramente diversa da quella che ricordiamo. Ma sono tutte misure necessarie per tutelare la salute di bambini e docenti e per mettere in moto la macchina dell’istruzione.