6 Maggio 2022 - 09:25

Scuola, 6 maggio sciopero contro la nuova riforma sulla formazione

Scuola: “Scendiamo in piazza per non perdere 2.500 euro nei prossimi 10 anni e perché ci stanno assegnando stipendi sempre più poveri"

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Gli insegnati si mobilitano contro la nuova riforma sulla scuola promossa dal ministro Bianchi. A promuovere la mobilitazione è il sindacato Anief. “Con il Decreto Legge n. 36, il Governo ha approvato una riforma che vorrebbe dare al 10% degli insegnanti un incentivo in più per una formazione obbligatoria di 30 ore annue per tre anni su materie che non riguardano il loro lavoro nella scuola”, ha sottolineato il Presidente nazionale Marcello Pacifico spiegando le ragioni dello sciopero.

 “Questa riforma la vorrebbe fare con risparmi e tagli ai posti di lavoro – circa 10mila cattedre che scompaiono nel giro dei prossimi 10 anni – ed addirittura andando a ridurre della metà il bonus docente di 500 euro che veniva dato a tutti per la formazione“, ha continuato. “La riforma è sbagliata e deve essere riscritta in Parlamento: venerdì scendiamo in piazza per non perdere 2.500 euro nei prossimi 10 anni e perchè ci stanno assegnando stipendi sempre più poveri, lontani dall’inflazione, per un lavoro che viene svolto in classe ma viene punito ancora oggi da chi ci governa”, ha spiegato ancora il presidente del sindacato. Anief ha calcolato infatti che la riforma toglierà 2 milioni di euro annui dalla carta per l’aggiornamento dei docenti