Sea Watch, l’Olanda nega l’accoglienza ai migranti
Il caso della Sea Watch si sta trasformando in un vero e proprio conflitto tra Olanda e Italia. E le vittime di questo “parapiglia” sono proprio i migranti
L’attesa risposta è arrivata. Il verdetto si è pronunciato, ma non è certo stato quello atteso da Matteo Salvini e dal Governo. L’Olanda, stato di bandiera della ONG, si è finalmente pronunciata sulla vicenda della Sea Watch. Domenica scorsa il ministro dell’Interno aveva scritto espressamente in una lettera che la nazione si occupasse dei 42 naufraghi che si trovano ancora a bordo della nave. E da L’Aja è arrivata la risposta, ma non è quella sperata.
“L’Olanda si assume la sua responsabilità in quanto stato di bandiera della nave umanitaria, ma questo non significa che si prenderà i migranti che sono a bordo della nave. Sarà presto pronta una risposta alla lettera del vicepremier Salvini. Siamo a conoscenza del punto di vista italiano come della valutazione italiana delle azioni della Sea Watch 3. Per la nostra risposta saranno usati i canali diplomatici. È anche ben noto che il Governo condivide le preoccupazioni per le azioni della Sea Watch 3.” ha risposto, tramite una dichiarazione scritta, la sottosegretaria olandese responsabile all’immigrazione Ankie Broekers-Knol.
Il ministro dell’Interno aveva precedentemente avvertito il suo omologo olandese, tramite un monito: “Riterremo il Governo olandese, e l’Unione Europea assente e lontana come sempre, responsabili di qualunque cosa accadrà alle donne e agli uomini a bordo della nave e del suo equipaggio.”
Insomma, come al solito ci si riduce a fare i soliti giochi di potere. E i politici si disinteressano di tutto, persino delle sorti delle vite umane.
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