1 Maggio 2020 - 11:03

Primo Maggio, Cardinale Sepe: il ringraziamento a medici e infermieri

coronavirus, torino

Il Cardinale di Napoli in una lettera ha ringraziato tutti i lavoratori ed in particolare gli operatori sanitari impegnati nella lotta al virus

Il Cardinale Sepe ha espresso un pensiero speciale rivolto a tutto il mondo del lavoro. “L’emergenza conseguente alla diffusione del Covid-19 non consente, quest’anno, di celebrare con Voi la Festa del lavoro, come ho sempre fatto in passato. Tuttavia, non voglio far mancare la mia vicinanza e il mio pensiero in questo tempo che si presenta difficile e pieno di incognite.”

Il Cardinale nella lettera si è soffermato sulla drammatica crisi economica che sta portando con se l’emergenza sanitaria. Condividendo il sentimento di incertezza per il futuro di molti cittadini. “Gli imprenditori, che in questi anni hanno fatto non pochi sforzi per superare la crisi e creare lavoro” – continua Sepe – “oggi si trovano sulle spalle ingenti interrogativi circa il futuro delle loro aziende. Nulla sarà come prima: dal turismo alla ristorazione al mondo del commercio.”

Ha poi ringraziato tutte le associazioni caritatevoli che si sono messe in moto consegnando buoni pasto e garantendo la sopravvivenza a molte famiglie. “Un saluto particolare alle Organizzazioni sindacali che, con enorme difficoltà, cercano di farsi interpreti e portatori delle istanze di tanti che rischiano di perdere definitivamente il lavoro. A loro rivolgo espressioni di vicinanza e di incoraggiamento.”

Un pensiero particolare Sepe lo ha poi rivolto ha quella categoria di lavoratori che ha definito come lavoratori speciali.Medici, infermieri e tutto il personale sanitario che in questo difficile tempo si sta dedicando, con generosità e abnegazione, alle persone che si sono ammalate per il Coronavirus.”

Il Cardinale ha concluso la sua lettera con parole di speranza: “che veramente nulla torni ad essere come prima, nel senso che per tutti ci siano salute, sicurezza e libertà ma anche lavoro e benessere. Rivolgiamo alla Madre di Dio il nostro sguardo e affidiamoci alla sua misericordia. Dio vi benedica e’a Maronna V’accumpagna!”.