17 Gennaio 2018 - 11:39

Sindrome di Ménière e vertigini: cos’è e come curarla

sindrome di ménière

La sindrome di Ménière ogni anno colpisce tante persone, che avvertono forti vertigini ed altri sintomi. Vediamo di cosa di tratta, come curarla e perché rivolgersi ad un medico specialista

La sindrome di Ménière è una malattia del sistema vestibolare, quella parte dell’orecchio interno, cioè, deputata all’equilibrio. Già dal termine “sindrome”, si può intendere che non vi è una sola causa per questo problema, bensì esistono diversi fattori che potrebbero provocarlo. La sindrome è stata descritta per la prima volta nel 1861 dal medico Prosper Ménière, da cui prende il nome. Si tratta di un aumento della pressione della endolinfa nel labirinto auricolare. Spieghiamo in maniera più semplice.

L’apparato vestibolare

Il nostro orecchio, in tutta la sua estensione, non ha solo la funzione uditiva. Esiste una zona dell’orecchio interno (la parte all’interno del cranio) deputata alla percezione del corpo nello spazio sia da fermo che in movimento. Gli organi adibiti a questo procedimento sono la coclea, il labirinto e i canali semicircolari, pieni di un fluido (chiamato endolinfa) e di piccoli granelli (chiamati otoliti). Quando il corpo si muove in avanti o dietro, in alto o in basso o di lato, questo fluido si sposta e sposta con sé gli otoliti. A loro volta gli otoliti trasmetteranno il movimento alle zone del cervello che controllano l’equilibrio.

I sintomi e le cause della sindrome di Ménière

Quando, per varie cause, l’endolinfa nel labirinto aumenta, aumenta anche la pressione sulle pareti e i risultati possono essere vari. Il sintomo principale è la sensazione di vertigini oggettive o soggettive, poi si riscontra acufene (fischio all’orecchio), calo dell’udito specialmente nei toni acuti, sudorazione e sensazione di pressione nell’orecchio. Tutti questi sintomi possono presentarsi improvvisamente e durare da pochi minuti a molte ore. Altri sintomi sono nausea, vomito, dolori addominali e diarrea.

Le cause della sindrome di Ménière, come già detto, non sono ben definite. Si pensa sia dovuta a fattori virali, traumi cranici, familiarità genetica, allergie. Per quanto i sintomi non siano gravi e la prognosi sia principalmente con esito positivo, non vanno sottovalutati alcuni aspetti, anche psicologici, della malattia. Le vertigini rendono difficili anche le più semplici attività. Durante un attacco, è consigliabile rimanere sdraiati al buio. Gli acufeni, infine, possono provocare agitazione e ansia.

Diagnosi e cura

L’unico modo per essere certi della diagnosi e per la cura della sindrome di Ménière, è rivolgersi ad un medico specialista. Possono essere effettuati test audiometrici, risonanza magnetica ed un esame neurologico che, insieme ad una corretta anamnesi, possono portare alla diagnosi. Nella maggior parte dei casi, la sindrome regredisce spontaneamente o con l’ausilio di farmaci e metodi non invasivi. In alcuni casi, però, si vede necessario l’intervento chirurgico che risolve completamente la malattia. È indispensabile, quindi, rivolgersi ad uno specialista anche per scongiurare altre patologie che presentano gli stessi segni.

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