21 Novembre 2018 - 17:30

Stefano Sensi, dalla Serie B alla conquista della Nazionale

Stefano Sensi

Stefano Sensi sembra finalmente pronto a fare quel salto di qualità decisivo; classe, tecnica e visione di gioco ed un’eredità pesante con cui fare i conti

Stefano Sensi è una delle rivelazioni di questo inizio di campionato. Dopo un paio d’anni di ambientamento al Sassuolo, sembra finalmente essere arrivato il suo momento, come dimostra la prima convocazione in nazionale e l’ottima partita disputata contro gli Stati Uniti.

D’altronde, il tecnico della nazionale lo voleva già ai tempi dell’Inter, tanto da presentarsi di persona a Cesena per incontrarlo. “Bravo, tecnico, veloce; diventerà uno molto forte”, le parole di Mancini all’epoca.

Nel 2015, dopo un’ottima stagione al Cesena, attirò su di se le grandi squadre italiane, ma alla fine la spuntò il Sassuolo con l’aiuto della Juventus. Di ruolo mediano, è stato paragonato anche a Pirlo, nonostante il suo modo di giocare ricorda Marco Verratti.

Nel 2013, il suo allenatore a San Marino disse che a 18 anni era più forte di Iniesta e Xavi, due mostri sacri del Barcellona.

Principalmente ama giocare da regista, ma in alcune occasioni lo vediamo anche mezzala o trequartista. Bravo con tutti e due i piedi, preciso nel verticalizzare e a lanciare gli attaccanti, come dimostra la gara contro gli USA,  ottimo anche nel tiro da fuori. Insieme a Sandro Tonali, giovane stellina del Brescia, è il futuro della Nazionale.