Stralcio dell’Iva, chi lo vuole e chi no: tutte le voci
Ieri sera il Premier Conte ha paventato, tra le misure per il rilancio del Paese, lo stralcio dell’Iva: la misura però non convince tutti
Al termine degli Stati Generali sull’economia, ieri sera il Premier Giuseppe Conte ha annunciato una serie di misure che contribuiranno a “reinventare il Paese”; tra queste, c’è anche l’ipotesi di un abbassamento temporaneo dell’Iva che, se trova convinti sostenitori tra le fila del Movimento 5 Stelle, incontra più di qualche scetticismo nel resto della maggioranza.
Il nodo fondamentale è quello dei costi, che preoccupano anche il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: una misura strutturale di questo genere vorrebbe dire trovare, infatti, ingenti risorse, che vanno dai quattro ai dieci miliardi di Euro.
A proposito delle risorse, e il dove trovarle, un ideale dibattito si consuma a mezzo stampa tra Luigi Marattin, responsabile economia di Italia Viva, e il presidente dei Giovani di Confindustria Alessio Rossi. Il primo, interpellato da Il Messaggero asserisce: “Abbiamo risorse per un solo, grande intervento fiscale: Iva, Irpef o Irap. La nostra opinione è puntare sullo stralcio del cuneo fiscale con la riforma dell’Irpef“
Rossi, su La Stampa, invita il Governo ad agire riscrivendo le proprie priorità: “Ammesso che il taglio dell’imposta sul valore aggiunto possa contribuire al rilancio dei consumi, il Governo deve trovare le risorse tagliando altre spese, ad esempio il reddito di cittadinanza“, propone.
Intanto, l’indicatore dei consumi di Confcommercio conferma il periodo di grande difficoltà che il nostro Paese sta attraversando con una flessione della domanda del 29,4%. Tra i settori più colpiti quelli legati al tempo libero (-92%), alberghi, bar e ristoranti (-66%), e l’abbigliamento (-55%).
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