26 Marzo 2019 - 12:39

Striscia di Gaza, da ieri partiti bombardamenti israeliani

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Israele sta bombardando alcuni obiettivi nella Striscia di Gaza per rispondere al lancio di razzi partito lunedì mattina dalla striscia

Lunedì mattina un missile lanciato dalla Striscia di Gaza ha colpito una casa non molto lontano da Tel Aviv, causando il ferimento di sette persone. In reazione al lancio, Israele ha iniziato da lunedì sera a bombardare la striscia, colpendo alcuni obiettivi che ritiene essere legati ad Hamas, il gruppo palestinese radicale che controlla attualmente la striscia.

Israele avrebbe lanciato razzi tutta la notte tra lunedì e martedì, per un totale di 15 attacchi nel nord della Striscia. Gli attacchi avrebbero colpito l’ufficio del leader politico di Hamas e la sede dell’intelligence militare. Il ministro della Salute della Striscia ha inoltre affermato che nel corso dei bombardamenti sono state ferite almeno sette persone. Anche Hamas ha risposto al lancio di razzi, ma solo fino alle 3 di notte. Un razzo di Hamas ha colpito una casa in località Sderot senza però provocare feriti. La maggioranza dei razzi lanciati da Hamas non hanno però colpito nessun obiettivo, esplodendo lontano da abitazione o venendo intercettati dal sistema di difesa missilistico di israeliano.

Le principali testate israeliane hanno inoltre ventilato l’ipotesi di una possibile operazione militare di più giorni, ma in seguito Hamas ha annunciato di aver già raggiunto un accordo per un cessate il fuoco con Israele. Hamas ha poi aggiunto che l’Egitto avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’accordo, che sarebbe iniziato già lunedì sera.

La notizia della tregua non è per ora stata confermata da Israele (e infatti i bombardamenti non si sono interrotti). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, attualmente negli Stati Uniti per una visita ufficiale, ha detto che Israele avrebbe “risposto con forza” all’attacco subito. In Israele si voterà il 9 aprile per il rinnovo del parlamento e Netanyahu è secondo nei sondaggi dietro a Benny Gantz, ex capo dell’esercito israeliano.